Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Bif&st, Medimex e altri festival Nuova polemica Emiliano-Lezzi
Il governatore chiede 30 milioni, ministra in silenzio
Il governatore Emiliano scrive alla ministra del sud, Barbara Lezzi, per sollecitare la modifica del Patto per la Puglia (risorse statali del Fondo sviluppo e coesione). Chiede uno spostamento di risorse, dalla sanità al turismo e cultura. Quest’ultima è materia che ha già esaurito (speso) i 45 milioni in dotazione. Emiliano chiede di poterne spendere altri 30.
La Regione chiede al governo di modificare il Patto per la Puglia: sollecita uno spostamento di risorse dalla sanità verso il comparto di cultura e turismo. Per questa ragione Michele Emiliano ha scritto una lettera alla ministra del Mezzogiorno, Barbara Lezzi. Quello che sollecita, in termini tecnici, è la «rimodulazione» del Patto per la Puglia. Ossia il contenitore nel quale sono state convogliate – per decisione del governo Renzi – le risorse del Fondo sviluppo e coesione (ex fondi Fas, risorse straordinarie per le aree in ritardo di sviluppo).
Non si tratta di un’operazione complessa. In termini percentuali è uno spostamento modesto di risorse, ma importante per la Regione. Sui 2.071 milioni complessivi del Patto, Emiliano chiede di spostarne 30 e collocarle sul turismo e la cultura. Il perché risiede nel fatto che i previsti 45 milioni per il comparto, sono già stati tutti spesi. Si tratta di misure ad alto «tiraggio» (molto utilizzate). Sicché, la Regione chiede di avere ulteriori fondi. Andrebbero a finanziare varie spese: l’annualità 2019 per il sistema dei festival cinematografici, dal Bif&st al Cinema europeo di Lecce, dall’Off di Otranto al Cinzella di Taranto; l’annualità 2019 di Puglia Sounds per il sostegno al sistema musicale, compresa la “fiera” di Medimex; la riqualificazione dei padiglioni della Fiera del levante da dedicare al Polo regionali delle arti; le attività culturali selezionate con bando, le cui graduatorie restano insoddisfatte per mancanza di risorse; il consolidamento dei poli biblio-museali. Si tratterebbe di dare sostegno, come dice Emiliano nella lettera, «allo sviluppo di un’economia della cultura», che finora ha contribuito notevollecitare mente alla crescita della Puglia.
I 30 milioni – nella lettera non è scritto, ma l’idea è stata suggerita al ministero – potrebbero essere sottratti al capitolo del finanziamento delle infrastrutture e dell’edilizia sanitaria (i fondi straordinari italiani finanziano gli ospedali, a differenza delle risorse europee). Non si sceglie a caso l’indicazione della sanità.
Dai vertici della Regione fanno sapere che sta per essere siglato un accordo con il governo per il rifinanziamento dell’articolo 20 di una vecchia legge finanziaria (numero 67 del 1988). Ebbene, alla Puglia stanno per arrivare qualcosa come 280 milioni. Denaro che potrà essere utilizzato per gli ospedali la cui
Il Bif&st Le risorse servono a finanziare eventi come Bif&st e Medimex
costruzione è in programma ma non avviata, ossia Andria e Lecce Sud (Monopoli-Fasano è già finanziato e quello di Taranto è coperto dai fondi Cis, contratto istituzionale di sviluppo per la città).
Finora la ministra Lezzi – competente sulle politiche di coesione, dunque anche sui Patti regionali – ha bloccato sulla sua scrivania tutte le richieste di «rimodulazione» arrivate dalle Regioni. Da qui la lettera di Emiliano per sol- la modifica. E anche per un altra richiesta, anche questa informale: se il governo non vuole rimodulare il Patto, provveda direttamente allo sblocco della graduatorie finanziando direttamente gli aventi diritto. Come dire: o mi fai avere i soldi oppure paga tu direttamente.
La Regione, va detto, ha sempre polemizzato per la decisione del governo di centralizzare nei Patti – con supervisione governativa – le decisioni sull’utilizzo dei fondi Fsc. Tanto più che la spesa della Puglia (sia dei fondi Ue, sia dei fondi Fsc) procede a ritmi sostenuti, senza il rischio di lasciare per strada risorse non spese.
L’intesa
Grazie a un nuovo accordo stanno per arrivare 280 milioni per gli ospedali