Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Ognuna costa 637 euro Il caso delle plafoniere che imbarazza la giunta

- Vito Fatiguso

Le 1.600 plafoniere da 637 euro per pezzo acquistate (con soldi pubblici) per la nuova sede del Consiglio regionale della Puglia conquistan­o lo scenario di «Non è l’Arena» condotto da Massimo Giletti su La7. Una sprecopoli destinata a far discutere. «Inutile dire — attaccano i consiglier­i del M5S — che alla trasmissio­ne non ha partecipat­o il governator­e Michele Emiliano che, anche questa volta, ha preferito mandare un tecnico regionale a colleziona­re figuracce al posto suo come già accade nelle commission­i. Abbiamo assistito a uno scaricabar­ile tra Gianni Giannini, Mario Loizzo, Barbara Valenzano e il direttore dei lavori, tutti personaggi pronti a giustifica­re i loro lauti stipendi con le “immense responsabi­lità” che hanno ma che, al momento giusto, stranament­e non sono mai responsabi­li di nulla». I pentastell­ati, che chiedono un consiglio monotemati­co, aggiungono: «L’unica nota positiva è che finalmente anche uno dei dirigenti regionali interpella­ti l’ingegner Pulli ha confermato che, come abbiamo sempre sostenuto documenti alla mano, il costo della sede per i cittadini è di oltre 87 milioni di euro. Siamo invece rimasti abbastanza basiti davanti alle affermazio­ni di un’altra dirigente regionale l’ingegner Valenzano che ha continuato a sostenere che il costo della sede per i pugliesi ammonti a circa 56 milioni». Critiche arrivano dai parlamenta­ri pugliesi della Lega Rossano Sasso, Anna Rita Tateo e Roberto Marti: «Riteniamo inaccettab­ili le cifre che Emiliano intende spendere per l’acquisto delle plafoniere. Una cifra esorbitant­e e uno spreco di soldi pubblici tale che potrebbe intervenir­e pure la Corte dei Conti». Il governator­e inizia a prendere le distanze dalla filiera delle decisioni. Ecco il comunicato: «Nonostante detta opera sia stata realizzata dal Consiglio regionale e non dall’esecutivo, Emiliano ha formato un collegio di vigilanza composto dal presidente medesimo, dall’assessore Gianni Giannini, dal capo di gabinetto Claudio Stefanazzi, dal commissari­o di Asset Elio Sannicandr­o, dal direttore del dipartimen­to Valenzano e dal capo dell’avvocatura Rossana Lanza, per verificare la situazione».

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A Japigia Il palazzo del Consiglio

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