Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
«Luigi e Matteo», la nuova serie tv di grande successo
La serie TV di successo «Luigi & Matteo» segue in ogni episodio un canovaccio collaudato. Luigi fa una proposta, Matteo nicchia, Luigi lo incalza e Matteo dice che non è nel contratto, poi quello insiste e quell’altro fa lo sguardo cattivo su Facebook, allora uno fa l’ultimatum e l’altro minaccia la crisi... E quando la tensione dello spettatore arriva all’acme e la colonna sonora si fa incalzante come in un thrilling hitchcockiano, ecco che puff! la musica cambia e le stilettate dei violini urlanti alla Psycho si trasformano in un’eco di allegri cinguettii sul letto morbido di un arpeggio di chitarra. Allora uno dei due dice «troveremo un accordo entro stasera» e questa battuta dà il via alla scena del consueto lieto fine (spoiler): Luigi & Matteo trovano effettivamente l’intesa. Ma qui subentra la genialità degli sceneggiatori. Per tenere alta la curiosità del pubblico l’accordo che conclude ogni capitolo della saga e mette fine alla contesa tra i protagonisti consiste, tecnicamente, nel rimandare l’accordo stesso alla prossima volta: tra un mese, tra un anno o forse più. Succede nell’episodio sulla flat tax, in quello sulla Fornero, in quello sul reddito di cittadinanza e in quello sulla prescrizione. Ora, siccome le serie TV sono maestre di vita, consiglio di prendere in prestito questa strategia dell’«accordo differito» anche per dirimere le vostre quotidiane beghe familiari. Tipo: litigate col partner per chi deve andare a prendere vostro figlio da scuola? Niente paura, accapigliatevi pure. L’importante è che alla fine, durante una cena a lume di candela, sigliate il seguente accordo: «Rimandiamo la decisione al mese prossimo». Cin cin, sorrisi e tutto a posto. Certo, qualcuno potrebbe chiedervi: «Sì, ma chi ci va, domani, a prendere quel bambino?». Ma sono domande capziose, tipiche di un giornalismo di parte, nemico del Paese.