Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Inglesi e spagnoli, rotta su Bari

Non solo food e moda. In arrivo la prima sede italiana della scuola Escape Campus

- Di Francesco Petruzzell­i

Una lunga serie di brand spagnoli e inglesi. Bari si scopre più internazio­nale con l’arrivo di grandi marche legate al food, alla moda e anche alle lingue. È prevista a breve l’apertura della prima serie italiana di “Escape Campus”, prestigios­a scuola d’inglese che si insedierà nel palazzo dove un tempo c’erano Roche Bobois e Gemelli. Tra un mese l’inaugurazi­one del negozio Bershka in corso Cavour.

Qualche vetrina parlerà ancora una volta spagnolo. Confermand­o la vocazione per l’abbigliame­nto low cost iberico. Interi piani invece parleranno inglese. Nel senso più letterale e meno metaforico.

In piazza Umberto, in quello che fu prima il palazzo dell’arredament­o targato Roche Bobois e poi della moda Gemelli, arriverà non a caso una scuola di lingua inglese disposta su quattro piani. Si tratta di “Escape Campus” con base nel quartiere Soho di Londra e pronta a mettere piede a Bari per la prima discesa in Italia.

Diventa una stazione di arrivi e partenze internazio­nali il centro murattiano tra marchi, nuove aperture e spostament­i in questo scacchiere incastonat­o nel cuore commercial­e della città. Movimenti dettati anche dal restyling di via Sparano, la rinata strada dello shopping – ormai al tastore glio del nastro - che richiama l’attenzione di molte firme straniere. E con il Natale e la corsa regalo alle porte, le aperture sembrano temporalme­nte più vantaggios­e.

In questa discesa, soprattutt­o spagnola, è prevista tra circa in mese l’inaugurazi­one di Bershka, brand legato al gruppo Zara, e che dopo Shanghai, Tokyo, Mosca e altri negozi in settanta nazioni, metterà le radici con il suo megastore a più vetrine tra corso Cavour, via principe Amedeo e via Melo. Un arrivo che segue quello di Oysho, dell’intimo e dei pigiami e già attivo da tempo su via Sparano, ma ora trasferito­si nei locali occupati prima dal marchio italiano Armani. Sempre sulla principale via dello shopping ci sarà anche la sartoria italiana della romana Dan John e delle sue collezioni uomo. Altri locali invece hanno scelto la strada dei rinnovi: via i vecchi arredi per lasciar spazio ad ambienti più moderni. Ma ad attirare investimen­ti c’è anche il food e il mondo del caffè. Lo store Nespresso ad esempio aprirà la prossima settimana il suo nuovo punto vendita tra via Sparano e piazza Umberto, spostandos­i di soli pochi metri dalla vecchia sede all’incrocio con via Dante.

Altro discorso invece per il Gran Caffè Saicaf di corso Cavour-via Dante, chiuso da diverse settimane – ufficialme­nte per inventario - ma che fa gola a molti investitor­i. Secondo alcune indiscrezi­oni sarebbero almeno tre le proposte giunte sul tavolo dei proprietar­i, gli imprendito­ri baresi Lorusso, per la gestione o locazione degli oltre 1500 metri quadri disposti su tre piani e divisibili secondo ogni soluzione commercial­e. La proprietà le sta valutando attentamen­te per far sì che quei locali, collocati in un punto prestigios­o e molto appetibile della città (con vista teatro Petruzzell­i) non perdano la sua storica vocazione da punto ristoro. Secondo i primi rumors potrebbe ad esempio nascere una boutique-caffè grazie a un’intesa con il marchio Zara. Ma al momento si tratterebb­e solo di ipotesi ancora tutte da vagliare. Il centro però apre a nuove frontiere più economy. In via Argiro ne sanno qualcosa i nuovi locali h24 per l’erogazione di bevande e snack (da qualche settimana è attivo quasi all’incrocio con corso Vittorio Emanuele) e quelli per studi dentistici in stile americano (all’incrocio con

In via Sparano

Nella strada dello shopping la sartoria romana Dan John e il nuovo punto Nespresso

piazza Umberto dove aveva sede l’altro negozio Gemelli). «C’è una certa effervesce­nza commercial­e che ci soddisfa, a dimostrazi­one che i cantieri e il restyling di via Sparano stanno portando crescita e cambiament­o – commenta l’assessora comunale allo Sviluppo Economico, Carla Palone -. E la notizia che una scuola londinese abbia scelto Bari come prima città italiana per avviare corsi di lingua inglese dimostra il nostro appeal internazio­nale».

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I vecchi marchi A sinistra il palazzo dove c’era Roche Bobois, qui sopra la Saicaf, adesso chiusa

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