Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Per niente Candida

- di Candida Morvillo

Cara Candida, mio marito mi accusa di flirtare con tutti gli uomini e la situazione è diventata insostenib­ile. Sono una persona estroversa e brillante, mi piace vestire con cura, sono attenta alla moda, agli abiti che mi valorizzan­o, mi piace essere perfettame­nte truccata e pettinata e con gli accessori giusti. Gli uomini sono attratti, che ci posso fare? La maggior parte delle mogli, dopo un po’ si lascia andare e sono sempre sciatte. Mi sembra inevitabil­e che io invece attragga gli uomini come le falene. Fin qui, ci arriva anche mio marito. Ma poi dice che io esagero, ammicco, rido troppo, monopolizz­o l’attenzione. Dice che m’immergo in conversazi­oni molto fitte e che do adito a pensare male. Come le dicevo, però, sono estroversa, e non mi dispiace giocare un po’. L’importante, è che, dopo, non succeda niente, dico io. Non crede? Infatti, quando questi uomini si fanno avanti, non è mai successo, sottolineo la parola «mai», che io ci sia uscita. Sono loro che fraintendo­no le mie intenzioni, non sono io che «mi offro», come dice mio marito. Sono sempre stata fedele come una moglie dei tempi della nonna, e la cosa che mi infastidis­ce di più è che mio marito fa finta di non rendersi conto che questo mio essere solare e comunicati­va mette pepe al nostro rapporto. A lui piace avere una moglie ammirata. Ormai, però, siamo all’ossessione e dice che le altre mogli mi guardano con sospetto e addirittur­a con disprezzo e che alcuni non ci invitano più nientedime­no che per colpa mia. È diventato un geloso ossessivo e gli ho suggerito di farsi vedere da uno psicologo. Quando eravamo fidanzati andava tutto bene, penso che stia invecchian­do e si senta insicuro.

Core mio Cara Core mio, viviamo in una società con delle regole di comportame­nto. Nelle occasioni Alessandro Milesi, «Corteggiam­ento al mercato»

conviviali, nessun coniuge dovrebbe mettere in imbarazzo l’altro. E nessuno, in un’occasione conviviale, dovrebbe mettere zizzania fra altre coppie solo per diletto o narcisismo. Lei dice che suo marito è geloso perché insicuro. Il desiderio di piacere è innato in alcuni più che in altri, ma quando lo è troppo, denota proprio insicurezz­a. Lei mi sembra alla ricerca continua di conferme al proprio fascino. Le credo quando dice che non ha intenzione di avviare relazioni extraconiu­gali, ma questa sua coazione ad appiccare ardori mi fa venire in mente un passaggio del Vangelo secondo Gesù Cristo di José Saramago, quando dice che «gli incendi hanno sempre attirato gli uomini» e osserva: «Se fossimo così imprudenti, o così audaci, come le farfalle, le falene e altri lepidotter­i, e ci lanciassim­o nel fuoco tutti insieme, la specie umana in blocco, può darsi che una combustion­e così enorme, un simile chiarore, attraversa­ndo le palpebre serrate di Dio, lo desterebbe dal suo sonno letargico, troppo tardi per conoscerci, questo è vero, ma ancora in tempo per vedere il principio del nulla, dopo la nostra scomparsa». A essere piromani, si fanno danni ambientali e si finisce pure scottati. Il matrimonio funziona quando quando riusciamo a imparare dal coniuge quel tanto necessario a smussare i nostri angoli. Se gli angoli li usiamo per ferire, ci si fa solo male. Nella vita, la leggerezza non guasta, ma la frivolezza è pericolosa.

Meglio ascoltare senza alzare muri

Carissima Candida, la mia compagna vuole a tutti i costi sposarsi. Dopo 20 anni di convivenza, ancora insiste, mentre io sono proprio allergico al matrimonio, convinto per principio che è la tomba dell’amore e che uccide ogni slancio. Ci si sposa e non ci si sceglie più ogni giorno, ci si siede, si smette di sospirare, si mettono le pantofole. Finora siamo stati bene così sempre, a parte quando lei comincia con la storia del matrimonio. Situazione peggiorata dopo che è arrivato un figlio. Quello che non sopporto è che lei ne fa anche una questione pratica, dice che nel caso mi succeda qualcosa non ha diritti in ospedale, perde la casa in affitto, e arriva persino a parlare di eredità. Io ho una figlia dal primo matrimonio e lei ha sempre saputo che il non molto che lascio va ai due figli. Io capisco le sue paure, ma stiamo bene, siamo felici, non c’è il rischio che io muoia o ci lasciamo, perché mi devo sottoporre alla pagliaccia­ta di uno sposalizio? Ora, se n’è uscita con la storia della registrazi­one delle unioni civili, ma a me viene il mal di testa solo a pensarci. La bellezza di due persone che si amano è che stanno insieme senza far calcoli e senza avere paura. Non so che le prende ultimament­e, ma lei profila mille disgrazie. Dice che se lei dovesse star male,

allora saranno i suoi genitori anziani e un po’ rimbambiti a dover decidere sulle cure e non io e ha altre preoccupaz­ioni tutte più catastrofi­che di questa. Come tronco la discussion­e una volta per tutte? Pino

Caro Pino, che noia le persone che dicono «io sono fatto così», «io sono convinto che», «piuttosto muoio ma questo non lo farò mai»... Le fissità che ci attribuiam­o sono sempre delle invenzioni che la nostra mente s’inventa per limitarci e farci credere già noti a noi stessi, perché cambiare idea spesso spaventa. Non sono una consulente di patrimoni e non so quanto le preoccupaz­ioni economiche della sua compagna siano fondate, né sono un medico edotto della vostra salute, però, se la sua compagna ha delle paure che si vanno acuendo col tempo che passa, so che lei dovrebbe ascoltarle, senza alzare muri, senza sentirsi sotto accusa. Magari non è il matrimonio in sé che interessa alla sua compagna, ma qualche rassicuraz­ione diversamen­te risolvibil­e, forse con un’unione civile, forse con un accordo fra voi. Tutte le convinzion­i sono fatte per essere prima apprezzate, poi guardate con sospetto, infine cambiate. Nella vita, il cambiament­o ci viene sempre a cercare, e se opponi resistenza, è il corso delle cose, e non noi, a decidere dove dobbiamo andare. Gli uomini restii al matrimonio hanno tutti le stesse ragioni ma non sempre hanno ragione. Siamo pieni di luoghi comuni sui motivi per cui un uomo non dovrebbe sposarsi, come se le donne rivelasser­o tutte la loro natura peggiore solo quando hanno l’anello al dito, diventando fatalmente gelose, ossessive, avide, brutte, petulanti. Il campionari­o di immagini, anche comiche, che circola sull’argomento agisce sulle menti tenere come la sua e il risultato sono queste certezze granitiche da super uomini duri e puri che non saranno domati né si faranno fregare. Ma neanche davvero apriranno il cuore al confronto con un altro cuore.

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