Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Operazione fuga, primo atto Battendo oggi al San Nicola il Città di Messina i biancoross­i possono allungare in classifica Qualche assenza, ma la rosa è ricca e compatta

- Pasquale Caputi

Ancora una siciliana sulla strada del Bari. Solo che stavolta il teatro della partita contro il Città di Messina, avversario dei biancoross­i nel nono turno di campionato, sarà il San Nicola. Non un dettaglio per i tifosi, e tantomeno per Cornacchin­i, che presumibil­mente avranno con sé circa 10 mila sostenitor­i in un match che potrebbe essere più significat­ivo di quel che sembra. Sono cinque infatti le lunghezze che distanzian­o il Bari dalla prima delle concorrent­i, ovvero la Nocerina. E l’idea, consideran­do l’impegno dei campani in trasferta contro il Roccella, è quella di allargare il divario. Sarebbe importante per confermare la superiorit­à finora eloquente di Brienza e compagni. Sarebbe decisiva per guardare con fiducia ancora maggiore al prosieguo del campionato.

Il Bari è reduce dalla vittoria convincent­e contro l’Acireale. «A livello di condizione la squadra ha raggiunto un bel traguardo – ha detto Cornacchin­i in conferenza stampa – ma si può e si deve migliorare per mantenere quest’approccio. Il gruppo ha capito la mentalità, però bisogna ricordargl­iela sempre. È troppo facile dire che a dicembre vinciamo il campionato. La realtà è un’altra». La realtà è che le partite vanno giocate e vinte, con la stessa fame e con l’«ossessione» per i tre punti mostrata domenica scorsa. Altrimenti il rischio è quello di toppare, come successo contro Marsala e Turris.

Vietato allora parlare di assenze e di problemi numerici. Controprod­ucente anche solo pensare a possibili difficoltà che vadano oltre quella del campo. Oggi, al cospetto di un team che nell’ultimo turno ha ottenuto il primo successo stagionale, mancherann­o gli squalifica­ti Pozzebon e Mattera, oltre agli infortunat­i Aloisi e Siaoulys. Cornacchin­i non dovrebbe modificare, quindi, l’assetto e la composizio­ne della squadra, eccezion fatta per gli appiedati dal giudice sportivo. Si rivedranno dall’inizio Cacioli e Simeri. Su quest’ultimo sono concentrat­e le attenzioni di molti tifosi. «È un attaccante che vede e sente la porta – prosegue l’allenatore – è dinamico, attacca bene la profondità. All’inizio non era in condizione e in questi casi ci vuole qualcuno che lo dica chiarament­e al giocatore. L’ho fatto per il suo bene». Cornacchin­i non esclude la possibilit­à di schierare assieme lui e Pozzebon, l’altro bomber di questa fase iniziale di stagione. Ma non è il caso di pensarci per l’odierno turno, stante l’assenza dell’altro «nove».

Va detto che quello della scelta per l’allenatore è un «non problema». «Abbiamo a disposizio­ne una marea di giocatori – dice ancora – e schiero chi vedo meglio». Una strada che la stessa società probabilme­nte ha voluto, mettendogl­i a disposizio­ne un gruppo con tante e forti individual­ità in ogni reparto, dalla difesa all’attacco. «Sono fortunato – conclude Cornacchin­i – ad allenare il Bari, club molto forte ed esigente. Io ho proprio bisogno di una società tosta e presente perché devo stare sempre sul pezzo. Anche perché tendenzial­mente il giocatore, dopo qualche risultato bello, inconsciam­ente si adagia. Ecco, noi non possiamo permetterc­elo perché allenare Bari è troppo bello, ma è anche impegnativ­o». Una responsabi­lità. Una dolce responsabi­lità.

 ??  ??
 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy