Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Dai randagi ai tesori d’arte Decaro nomina i suoi saggi metropolitani
Mastandrea, Fanelli, Fabbrocino, Polieri e Gelao resteranno in carica per un anno. L’ira di Carrieri: è scorretto
C’è chi dovrà occuparsi di olio. E più precisamente della sua qualità e produzione sparsa tra i frantoi di mezza provincia. Altri invece daranno il proprio indiscutibile contributo professionale nei settori più disparati. In primis la tutela degli animali e la prevenzione del randagismo. In una fase storica in cui tra le strade di Puglia le libere traversate dei cinghiali battono nettamente quelle dei cani. Non da meno quelli scelti per la valorizzazione del patrimonio, dell’arte e della musica. Lo statuto dell’ente li individua come “consiglieri incaricati del sindaco”, ma in realtà hanno tutte le sembianze di un piccolo comitato dei saggi. Chiamati in via Spalato per un anno da chi tra sette mesi si appresta sulla carta a concludere la sua prima consigliatura targata «Riforma Delrio». Anche alla Città Metropolitana di Bari arrivano i primi esperti, personalità esterne — nulla da eccepire sulle doti professionali — scelte con decreto dal sindaco metropolitano Antonio Decaro.
L’ultima infornata è arrivata nelle scorse settimane con cinque nomine: Pasquale Mastandrea (produzione olivicola), Daniela Fanelli (tutela degli animali), Francesco Fabbrocino (valorizzazione del patrimonio), Pietro Polieri (Orchestra Sinfonica) e Clara Gelao, storica direttrice della Pinacoteca, congedatasi dall’incarico per il raggiungimento dei limiti di età e richiamata da Decaro per continuare a dare il suo contributo nel piccolo gioiello espositivo dell’ente. Tutti, è bene precisarlo, svolgeranno l’incarico a titolo gratuito e senza alcun rimborso spese. E per una durata di dodici mesi. Un lasso temporale che fa infuriare qualche consigliere metropolitano di centrodestra. «Ma come può un sindaco che scade alle prossime Comunali di Bari fare nomine di un anno? È forse un indovino da sapere in anticipo che da qui a un anno sarà ancora il sindaco della Città Metropolitana?» si chiede Giuseppe Carrieri. Per la legge Delrio infatti il sindaco del Comune capoluogo di regione diventa automaticamente sindaco della Città Metropolitana. Insomma, se Decaro rivince la corsa a Palazzo di Città, riconquista anche il palazzo di via Spalato. «Non ho nulla contro queste personalità — dice Carrieri —. Anzi, mi dispiace che la direttrice Gelao, dopo la sua meritata pensione, sia stata richiamata in Pinacoteca. Suvvia, lasciamo spazio a giovani. E Decaro si ricordi la nostra richiesta: vogliamo l’esperto della Xylella. Perché ormai il batterio è alle porte di Bari!».