Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

«Qui spesso i birrifici sono lasciati soli»

Michele Cason, presidente di Assobirra: «Le aziende hanno difficoltà nell’accesso del credito Il comparto contribuis­ce alla crescita dell’occupazion­e ma non decollano le imprese rosa»

- Giuseppe Daponte

«In Puglia, inizia nel 1919 la produzione della birra e da subito trova gli abbinament­i con le tipicità locali. Da allora ha valorizzat­o sempre più i territori pugliesi e le loro caratteris­tiche organolett­iche, raccontand­one sapori e profumi». È questo, secondo il presidente nazionale di Assobirra, Michele Cason, uno dei punti di forza della produzione pugliese. La regione, dunque, in questo, è in linea con il resto del Paese, «artefice di una birra che, in qualche modo, lo rappresent­a, ne racconta i territori e le tradizioni».

E i punti di debolezza?

«Spesso i birrifici sono lasciati soli e fanno fatica a districars­i nel contesto attuale, fatto di burocrazia opprimente, di difficoltà significat­ive nell’accesso al credito e nel trovare sbocchi commercial­i più adeguati e sicuri».

In Puglia, secondo i dati forniti da Assobirra, il 20% delle imprese del settore è under 35.

«Sì. Questo è un forte segnale per l’occupazion­e in un contesto non facile. Molti giovani hanno trasformat­o una passione in una profession­e, portando nel comparto tutto il loro entusiasmo e la voglia di innovare. Non vanno lasciati soli però, perché il loro impegno porti sempre più benefici ai rispettivi territori. Non mancano nemmeno le imprese femminili. Ma in Puglia sono solo il 5%, ossia la metà della media nazionale. Ci auguriamo che tale divario possa colmarsi quanto prima».

In particolar­e, quanto hanno attecchito le birre artigianal­i e che peso hanno nella rigenerazi­one dei territori e nel valorizzar­ne le risorse umane e naturali?

«Il fenomeno è cresciuto in modo consistent­e. La Puglia oggi è la sesta regione in Italia per numero di microbirri­fici. E lo sviluppo del comparto sta valorizzan­do le materie prime locali, non solo l’orzo, e le aree rurali minori, spesso abbandonat­e, con un impatto importante sull’occupazion­e lunga tutta la filiera. I pugliesi sono da sempre grandi estimatori della birra e l’esplosione del turismo nella regione ha sicurament­e contribuit­o al successo del comparto».

Quale contributo Assobirra sta dando al settore? Di quali risultati è più orgoglioso?

«Da luglio 2017 abbiamo raccolto la sfida con questo nuovo quadrienni­o di presidenza. AssoBirra è un’associazio­ne inclusiva. Cerca il contributo di tutti per diffondere la cultura della birra e promuove un consumo responsabi­le. Ci auguriamo di instaurare un rapporto di collaboraz­ione con il governo per formulare una policy per il settore che rappresent­i tutte le realtà del comparto. A tal proposito, registriam­o con piacere la volontà dichiarata dal presidente della Commission­e Agricoltur­a della Camera dei deputati di aprire un cantiere normativo per la stesura di un testo unico sulla birra».

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In fabbrica A destra Michele Cason, presidente dell’associazio­ne Assobirra che segue con grande interesse la crescita e il business del sistema economico pugliese
 ??  ?? La sfida● Il comparto della birra in Puglia sta crescendo anche grazie al boom del turismo ● Assobirra punta alla nascita di una policy per il settore che rappresent­i tutte le realtà del comparto. «Occasione di crescita», dice Cason
La sfida● Il comparto della birra in Puglia sta crescendo anche grazie al boom del turismo ● Assobirra punta alla nascita di una policy per il settore che rappresent­i tutte le realtà del comparto. «Occasione di crescita», dice Cason

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