Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

«La mia sfida nella terra del vino»

Maurizio Zecca a Leverano organizza da quindici anni un festival sulla birra «Diamo spazio a decine di marchi, ogni anno accogliamo 200 mila persone»

- Antonio Della Rocca

Nel Salento, terra dei vini Negroamaro e Primitivo, si fa sempre più largo la birra. A mettere l’accento sulla spumosa bevanda, sempre più apprezzata in Italia da giovani e meno giovani, è «Birra e Sound», il primo festiva salentino nel suo genere che, di anno in anno, a Leverano, nei primi giorni di agosto, vede crescere notorietà, consensi e presenze. Maurizio Zecca, alla guida del Gruppo Mebimport, organizzat­ore dell’iniziativa, conferma: «Abbiamo raggiunto i 200 mila visitatori provenient­i da tutta Italia nella settimana del festival».

È la dimostrazi­one che con la birra si può fare anche marketing territoria­le?

«Assolutame­nte sì. Abbiamo spazi dedicati anche alla cultura, alla formazione. Abbiamo sposato il progetto Apulia life style, un vero e proprio brand della Regione Puglia as- sociato ai concetti del buon bere e del buon cibo».

Come nasce l’idea di un festival della birra in una terra a forte vocazione vitivinico­la?

«Ormai sono circa 33 anni che facciamo importazio­ne e distribuzi­one di birre da tutto il mondo, ma circa 15 anni fa abbiamo avviato il progetto del festival perché credevamo che nel mondo della birra ci fosse lo spazio per fare qualcosa di significat­ivo. D’altra parte la birra, oltre al vino, è un altro pilastro importante dei nostri consumi».

A proposito della produ- zione di birra, la famiglia Zecca è ormai una realtà anche in questo campo.

«Sì, il birrificio Birra Salento è nato il 31 marzo 2017 ed è già terzo nella graduatori­a dei birrifici artigianal­i italiani in termini di produzione, ma si deve tenere conto che ci confrontia­mo con realtà che operano da oltre 20 anni. Diciamo che con i festival diamo spazio ai marchi che importiamo e distribuia­mo, ma vogliamo anche sostenere i birrifici artigianal­i italiani. Poi c’è la nostra produzione di birra che si caratteriz­za per alcune peculiarit­à legate proprio al territorio salentino».

In che modo? «Utilizziam­o l’orzo locale coltivato nei venti ettari di terreni davanti al birrificio. Una linea è fortemente caratteriz­zata con prodotti locali, come il malto, le spezie. Poi vi sono anche produzioni, per così dire, europee, ma sempre rivisitate in chiave salentina in termini di materie prime e ricette».

Come va la produzione ed a quali mercati è destinata?

«Molto bene. Facciamo tanti prodotti innovativi, modaioli che hanno parecchio riscontro. Abbiamo anche l’unico stile birraio italiano riconosciu­to, ovvero l’Italian grep ale, in due versioni, una con mosto di Primitivo, l’altra con Malvasia. Ed anche questa è un’integrazio­ne forte con il nostro territorio. Il birrificio è molto strutturat­o per fare qualità e all’occorrenza anche quantità. Sono stati fatti tanti investimen­ti in tecnologia e ricerca e oggi abbiamo 20 dipendenti, ai quali vanno aggiunti i lavoratori della distribuzi­one».

Filosofia «Nel Salento lla nostra bevanda, diventa una star, un pilastro per i nostri consumi»

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 ??  ?? Il personaggi­o A sinistra l’imprendito­re salentino Maurizio ZeccaA destra un’immagine del festival della birra a Leverano
Il personaggi­o A sinistra l’imprendito­re salentino Maurizio ZeccaA destra un’immagine del festival della birra a Leverano

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