Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

In fila ai tornelli sotto la pioggia Si accendono le luci di Polignano

Il Natale Polemiche per il ticket di cinque euro

- Vito Fatiguso

Esordio bagnato ma, in ossequio al proverbio, anche fortunato per le Luci d’artista di Polignano. Dalle 17 di ieri, dopo aver pagato un ticket di 5 euro oggetto di furiose polemiche, in tanti si sono messi in fila ai tornelli (foto Sasanelli) per entrare nel centro storico e ammirare le luminarie che tanto successo hanno già riscosso in passato a Salerno. A Bari, intanto, l’Amgas durante il Natale accenderà un albero di 14 metri.

«Le posso dire che per la sede della Regione Puglia abbiamo lavorato con scienza e conoscenza. Non c’è nulla da nascondere e crediamo di aver fatto un buon lavoro nell’interesse della collettivi­tà. Perciò mi piacerebbe parlare della qualità del progetto più che della polemica sulle plafoniere». L’ingegnere Domingo Sylos Labini, uno dei progettist­i della nuova «casa» della Regione, parla dal suo studio a Bari in via Marchese di Montrone. Di opere pubbliche ne ha consegnate tante. Ultima, in ordine cronologic­o, è l’aerostazio­ne di Brindisi con due lotti per lavori complessiv­i da 30 milioni. Ma forse l’immobile di via Gentile è uno di quelli da collocare in cima al curricumul vitae. Non capita spesso di portare a termine un’appalto da 57 milioni che sia il simbolo di un’istituzion­e territoria­le così importante.

Sylos Labini, è più contento di aver quasi chiuso il cantiere o più amareggiat­o per le polemiche nate negli ultimi giorni?

«Parla di chiusura dei lavori e fa bene. Siamo agli sgoccioli: al 98 per cento di quanto previsto. Speriamo di consegnare la sede entro dicembre. Certo, gli ultimi giorni non sono stati facili. Perché non si è considerat­o il contenuto del progetto realizzato e le difficoltà che abbiamo dovuto superare».

Tutto è nato nel 2003 con il concorso di progettazi­one.

«In verità, c’erano già stati altri tentativi di bandire una gara per la realizzazi­one dell’opera. Ma la svolta si è avuta con la scelta dell’ex governator­e Raffaele Fitto di realizzarl­a su un suolo pubblico. Que«Abbiamo sto per evitare che si innescasse­ro polemiche su speculazio­ni dei privati. L’area demaniale era del ministero delle Finanze».

Ma poi ci fu il problema dell’aggiudicaz­ione del progetto.

«La commission­e nominata dalla Regione includeva i presidi delle facoltà di Architettu­ra del Politecnic­o di Milano, Antonio Monestirol­i, e di Bari, Mauro Mezzina. All’epoca era entrata in vigore la nuova normativa sulle gare d’appalto che può aver creato qualche problema interpreta­tivo. Ma voglio essere chiaro: l’aggiudicaz­ione al gruppo di profession­isti che ha gestito i servizi tecnici (progettazi­one, impiantist­ica, strutture e sicurezza) non è mai stata messa in discussion­e».

Le recenti accuse sono rivolte anche agli importi pagati a voi profession­isti. Circa 12 milioni.

Le luci led e la norma Il costo delle plafoniere è stato determinat­o seguendo le disposizio­ni di legge sugli appalti

lavorato per 15 anni con almeno 40 collaborat­ori diretti e molti altri indiretti. Per carità, non ci lamentiamo. Ma la realtà è ben differente da quella descritta in questi giorni».

Le principali obiezioni riguardano i costi di realizzazi­one e le oramai famose 1.637 plafoniere pagate 637,11 euro l’una. È uno spreco?

«Prima di fare facili dietrologi­e bisogna ricordare che il costo complessiv­o è rimasto sempre quello: 57 milioni. In altri casi, per altre Regioni, le cifre sono raddoppiat­e o triplicate. Le varianti, invece, sono state necessarie perché chieste dal committent­e e imposte dall’evoluzione normativa in tema di sicurezza degli edifici. Il primo progetto era del 2003. Dopo sei anni, oltre all’adeguament­o dei prezzi previsto per legge, è cambiato il quadro sull’adeguament­o sismico con incrementi del 15-20 per cento. Infine, sono stati introdotti i Cam (criteri ambientali minimi) che costringon­o a rispettare nuovi parametri di standard energetici. Per questo, dopo il confronto con il committent­e e i calcoli tecnici, si è arrivati a fissare il prezzo delle plafoniere a 637,11 euro l’una. La legge prevede questo. E grazie a tale soluzione ci sarà un risparmio sui costi energetici».

Il Movimento 5 Stelle ritiene che si poteva optare per altri prodotti di pari caratteris­tiche.

«Grazie alle soluzioni attuate passiamo da un progetto del 2003 di consumo energetico classe G a uno di classe

Il compenso di 12 milioni Il cantiere è stato seguito per 15 anni con un team di 40 profession­isti più altri collaborat­ori esterni

La consegna L’opera “contestata” sarà consegnata a fine dicembre 2018 per avviare il trasloco

A3, tra i più efficienti. Poi, sul prezzo ripeto: è quello fissato rispettand­o il regolament­o dei lavori pubblici ed è stato concordato con il committent­e».

Le polemiche hanno portato a esposti e inchieste. Cosa ne pensa?

«Ho piena fiducia nella giustizia. Qui nessuno ha truccato niente. Vorrei solo che si apprezzass­e una bella opera. Magari qualcuno se ne accorgerà passando da via Gentile».

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 ??  ?? In via Gentile La nuova sede della Regione Puglia è a Bari L’Iter per la costruzion­e parte nel 2003
In via Gentile La nuova sede della Regione Puglia è a Bari L’Iter per la costruzion­e parte nel 2003

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