Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Leggere: dal mondo dei sogni, al sentirsi meno soli
Per gli adulti anche l’antidoto a ogni lunedì lavorativo
Cinque i motivi. Prima di dormire può risultare un’azione positiva per mente e corpo. La lettura a letto è una cosa privata, senza dubbio, ma va da sé che i motivi possono variare da soggetto a soggetto. Prima cosa (scontata) concilia il sonno: grandi e piccoli finiscono per perdersi nei meandri di una trama, s’immedesimano in un personaggio; leggere e rileggere attentamente lunghe e dettagliate descrizioni dunque può conciliare il riposo, quello più completo e salutare. Questo non vuol dire che il libro è brutto, anzi, vuole solo dire che si è scelto di addormentarsi nel modo migliore. Un libro stimola l’attività onirica: la fase successiva
UN LIBRO NON È MAI UNA BUONANOTTE BANALE
a quella del sonno, conciliato dalla lettura, è quella dei sogni; un fantasy o una storia d’amore possono farci sognare mondi in cui siamo eroi o coroniamo storie sentimentali appunto “da sogno”. Ma attenzione ai thriller!. Inoltre la lettura aiuta a rilassarsi dopo le fatiche e le emozioni quotidiane: dopo una giornata impegnativa sia a scuola che sul posto di lavoro sapere di tornare a casa, aprire la pagina dove si è lasciato il segnalibro, può essere di conforto. Eppoi non dimentichiamo che sconfigge la solitudine: si ha paura del buio a ogni età, si sentono rumori sospetti ogni volta che si sta a casa da soli. Leggere un li- bro prima di dormire fa sentire più sicuri di sé, protetti, al sicuro nel proprio mondo di pagine, come se si dormisse sotto una bolla di vetro infrangibile. In fondo un libro è una valida guardia del corpo. Infine ecco l’ultimo motivo, il famoso “last but not least”, riassuntivo dei primi quattro, ma al tempo stesso unico nel suo genere. La buonanotte di un libro può essere diversa tutti i giorni: può cambiare personaggi, trama, lingua; può essere dolce, crudele, fantastica, giocosa, timorosa, sarcastica. La buonanotte di un libro è semplicemente confortevole.