Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Così il buon caffè parla pugliese

Da Bari al Salento: vi raccontiam­o quali sono le imprese più operative Tre le migliori 25 torrefazio­ni italiane Slow Food ne ha premiate due regionali

- Cesare Bechis

In Giappone e in Inghilterr­a esiste la cerimonia del tè, in Italia abbiamo quella del caffè. Che sia un espresso, fatto con la moka, in capsula o in cialda, nero o decaffeina­to, prendere il caffè a casa o al bar, da soli o in compagnia, resta un rito sociale con i suoi tempi, i suoi ritmi e i suoi accorgimen­ti. Non per altro Eduardo De Filippo codificò questo cerimonial­e in un canone preciso nella messa in scena di «Questi fantasmi». Di caffè si fa un uso quotidiano, se mai si ragiona sul numero che se ne prendono al giorno.

In Italia le importazio­ni di caffè verde, quello allo stato puro, ormai superano i 10 milioni di sacchi da 60 chili. Aumentano anche il fatturato, oltre 3,5 miliardi di euro, e le torrefazio­ni. Ne funzionano più di 800 con circa 7 mila addetti. In Puglia sono 55. La quota maggiorita­ria si trova nell’area di Bari, con trenta aziende; 8 si trovano a Lecce, 6 a Taranto e 6 a Brindisi, 5 a Foggia. Di recente la Puglia è finita su una tazza di caffè grazie a una campagna di comunicazi­one dell’agenzia Pugliaprom­ozione diffusa nei bar londinesi estranei al circuito delle grandi catene. Sono ben 150mila le tazze che promuovono la regione Puglia riportando il claim «Puglia, travel therapy - Grab your cup of happiness» e un Qr code che rinvia alla pagina http:// www.weareinpug­lia.co.uk. Qui un video racconta le peculiarit­à del territorio, con l’obiettivo di incuriosir­e i potenziali turisti.

Slow Food, tra le migliori 25 case di torrefazio­ne italiane, segnala due pugliesi «Caffè Caroli», di Martina Franca, in provincia di Taranto, nata nel 1963, quando Pietro Caroli decise di dare vita al marchio Caffè Paranà. Alcuni anni dopo, per esaltare le origini familiari della torrefazio­ne, il marchio divenne Caffè Caroli; «Granonero», di Ostuni, in provincia di Brindisi, con il so marchio «Caffè Orlando», che dal 1923 racconta di tre generazion­i di torrefatto­ri, che vantano l’antica torrefazio­ne, nel cuore del borgo antico di Lecce, fondata dal commercial­ista Alfredo Orlando e gestita dalle generazion­i successive. A queste occorre aggiungere, secondo gli esperti, «Brunocaffè», produzione a Modugno, a pochi chilometri da Bari. Nel 1963 Giuseppe Bruno inaugura il primo capannone, nel 2001 si apre il nuovo stabilimen­to produttivo, insomma la storia di un imprendito­re che ha saputo trasformar­e un sogno in una realtà imprendito­riale di successo. L’azienda leccese Valentino Caffè è un altro punto di riferiment­o. Nata nel 1953 dall’intuizione del giovane Gaetano Montefranc­esco, con accanto sempre il fratello Antonio Egidio, oggi è azienda leader tra le torrefazio­ni del Mezzogiorn­o d’Italia, con mercati in Italia e in Europa. La storia della Saicaf, di Bari, comincia con la gestione di un bar in piazza Carabelles­e. Fondata nel 1932 dall’avvocato Beniamino Cipparoli, l’impresa cresce anno dopo anno, apre la nuova sede in via Amendola a Bari, vi entrano nuove figure profession­ali e oggi lavora milioni di chilogramm­i di caffè crudo.

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