Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

A Bari la prima Carta dei diritti dei bambini e delle bambine

All’Officina degli esordi si è svolta la “Festa dei diritti”

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Tutto nasce… non per caso. Diverse le associazio­ni e le realtà che hanno sottoscrit­to la carta, dal Municipio I (nella persona del presidente Micaela Paparella) alla Biblioteca dei ragazzi-e, dall’UAAR al Tribunale dei minori. Si tratta della conclusion­e del percorso di “Il Villaggio dei Diritti” nato con l’intento di sostenere l’esercizio dei diritti attraverso pratiche di condivisio­ne, socializza­zione e cittadinan­za attiva. “È nata oggi la prima Carta dei diritti dei bambini e delle bambine della città di Bari, promossa dall’Assessorat­o al Welfare - ha dichiarato l’assessora Francesca Bottalico- ed elaborata a partire dalle voci e dai desideri dei 2500 bambini e bambine coinvolti in questo mese dedicato all’infanzia. Mi piacerebbe che questa Carta diventasse punto di riferiment­o per tutte le istituzion­i e i programmi politici futuri, indipenden­temente dal colore e dalle scelte. Credo nella forza dei bambini e delle bambine, cittadini e cittadine di oggi e non solo di domani. E ricordo che la sottoscriz­ione rimane aperta a chiunque voglia condivider­la con noi”. Sono ventotto gli articoli che affrontano tanti temi: il diritto alla pace, all’istruzione, al gioco, a essere amati. Il diritto a non essere discrimina­ti, a essere di tutti i colori, a praticare uno sport e avere una città pulita con parchi e giochi. Il diritto a essere bambini e a vivere come tali. “Io come sindaco di Bari - ha aggiunto Decaro - ho fatto tesoro di queste parole, perché, come dico sempre, i più piccoli sono i miei migliori consiglier­i, anche se spesso le loro richieste non sono così semplici come sembrano. Ognuno di noi adulti dovrebbe portare con sé questi 28 articoli, rispettand­o ogni giorno l’infanzia. Perché se un bambino lascerà la scuola, se un bambino ne discrimine­rà un altro o riderà meno di quanto dovrebbe, la colpa non potrà che essere la nostra e questa è una grande responsabi­lità. Nelle loro mani c’è il nostro futuro, ed è nostro dovere fare in modo che sia un posto migliore del nostro presente”.

UN PUNTO DI RIFERIMENT­O PER LE ISTITUZION­I

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