Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
La felicità di Cornacchini «Noi, invincibili e umili»
Il tecnico biancorosso raggiante per la vittoria a Gela «Ho giocato la carta Mattera. I tifosi? Incredibili»
Concreto e umile, testa bassa e lavoro. Se il Bari è primo, con sei punti di distacco dalla prima inseguitrice, il merito è anche di chi la guida. Giovanni Cornacchini non ama le luci della ribalta, ma bada al sodo. Pochi fronzoli, tante vittorie. La ricetta per la promozione sta tutta qui.
Giovanni Cornacchini, il Bari è una grande squadra, ma conviene che con il Gela si è vinto grazie alle scelte dell’allenatore?
«Non lo so, sono convinto che la differenza la facciano sempre i giocatori, nel bene e nel male. Sono i primi artefici di tutti, l’allenatore deve fare meno danni possibile».
Però l’idea di schierare Mattera terzino, con Langella in mezzo, ha fatto la differenza.
«Ogni volta che si prepara la partita, devi pensare anche agli avversari. La scelta di schierare Mattera è stata studiata in settimana ed è legata a due fattori: Langella è una certezza, e il Gela aveva un attaccante da 9 gol. Anche Nannini poteva limitarlo, ma ho puntato su Mattera ed è andata bene».
Spesso si è parlato della gestione di Brienza. L’infortunio di ieri conferma che va usato con sagacia.
«Mi auguro che non sia niente di grave. È molto importante per noi, soprattutto in casa. Con il campo in quelle condizioni, sapevo che avrebbe potuto soffrire. Tornando indietro, forse rifarei la stessa scelta, ma di certo non siamo stati fortunati».
Molti contestano il rendimento dei centravanti: non è ingeneroso?
«Non è un problema, i numeri ci sono, i giocatori stan-
❞ L’incidente da superare Spero che l’infortunio di Brienza non sia grave Per noi il suo apporto è fondamentale
❞ Cibo e passioni La città mi piace anche se non l’ho ancora conosciuta benissimo La cucina è ottima
no facendo bene. Abbiamo il miglior attacco e stanno lavorando come voglio. Mi interessa solo questo».
Come si trova a Bari? «Molto bene, la città mi piace anche se non l’ho ancora conosciuta benissimo. Sono uno che esce poco, ma per quello che ho visto, sta confermando le mie aspettative».
Lei è considerato una certezza per la D, ma nelle categorie superiori non ha ancora sfondato. Perché?
«Non mi sono mai creato questi problemi, vivo le cose in maniera molto passionale e scelgo in funzione di ciò che sento dentro. Vado a sensazioni».
Com’è Cornacchini fuori dal calcio?
«Un tipo molto tranquillo, che ama stare a casa, estremamente dedito al lavoro. Uno stakanovista».
Il Bari è primo in scioltezza. Quali sono le insidie a questo punto?
«Lo sto dicendo dall’inizio dell’anno: non è mai facile vincere sempre. Ci sono momenti in cui non lo si potrà fare. Le grandi squadre si vedono nei momenti di difficoltà».
L’avversario che più l’ha impressionata?
«La Turris senz’altro è attrezzata, con giocatori di qualità. Una di quelle che si farà sentire fino alla fine».
Che rapporto ha con il presidente?
«Ottimo. È una persona serissima, che dà responsabilità, pretende molto ed è sempre presente».
Lui ha apprezzato la cucina barese. Lei che ne pensa?
«Ogni tanto qualche mangiata la facciamo con lo staff e ho imparato a gustare anche le tipicità. Mi piace un po’ tutto. Ottima cucina».
Che rapporto aveva con la Puglia prima di venire a Bari?
«La Puglia mi piace molto, a volte sono stato in vacanza a Gallipoli, apprezzo tanto l’ambiente e l’atmosfera di questa terra».
Le capita di essere fermato dai tifosi?
«Non tanto, anche perché non vado molto in giro. I tifosi di Bari sono incredibili, vengono in 12 mila alle partite e non succede neanche in B. C’è un amore per la squadra enorme».
Domenica la Nocerina. Un’altra squadra di alta classifica, dopo il Gela.
«Un gruppo attrezzato, ci vorrà pazienza. Con il Bari tutti fanno la partita della vita».
Contento del gruppo che si è venuto a creare?
«Eccome. Ho un gruppo di ragazzi molto validi, che hanno carattere. Conoscono l’importanza di quest’annata e ci stanno dando dentro».