Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Medicina di precisione nei laboratori del Cnr Inguscio ringrazia: «Arrivano 28 milioni»
«Sono molto contento perché la Regione Puglia continua a finanziare la ricerca con investimenti strategici. Si conferma così la proficua collaborazione con il Cnr». A parlare è Massimo Inguscio, presidente del Centro nazionale delle ricerche, che questa mattina sottoscriverà l’accordo tra Regione Puglia, Cnr, Istituto tumori “Giovanni Paolo II” di Bari e Università di Bari per l’avvio della seconda fase del processo di implementazione del Tecnopolo per la medicina di precisione. L’appuntamento è alle 11, nella sala 3 del padiglione 152 della Fiera del Levante. Si chiude così la prima fase del progetto avviato a dicembre del 2017 per il completamento dei laboratori del Cnr di Lecce e il reclutamento di nuovi ricercatori. Proprio a Lecce, il settore delle nanotecnologie - delle quali si parla è operativo da oltre 10 anni e vi lavorano oltre 200 ricercatrici e ricercatori con età media sotto i 35 anni e profili interdisciplinari che spaziano dalla fisica alla medicina, passando per la chimica, l’ingegneria, la biologia e la matematica.
Presidente Inguscio, qual è il contenuto dell’accordo?
«Riguarda lo stanziamento da parte della Regione Puglia di circa 28 milioni di euro in sei anni per completare la dotazione di apparecchiature e per reclutare e assumere con bandi internazionali una cinquantina di nuovi ricercatori. Questi fondi vanno ad aggiungersi a un finanziamento di 7 milioni da parte del Miur, erogato un anno fa e destinato agli stessi settori».
A che cosa stanno lavorando esattamente i ricercatori?
«Alla realizzazione di chip composti da nanoparticelle che consentono la diagnosi precocissima di tumori aggressivi e il controllo dei fenomeni di degenerazione del sistema nervoso».
C’è già un’applicazione pratica di questa medicina di precisione?
«Per l’Italia si tratta di una novità assoluta».
Come si è arrivati a questo traguardo?
«Grazie alla strategia tipica di un ente come il Cnr. È uno splendido esempio di ricerca interdisciplinare messa al servizio del benessere dell’uomo. Un aspetto, questo, evidenziato anche il 21 novembre scorso, in occasione della cerimonia per i 95 anni della fondazione del Cnr, che si è svolta alla presenza del Capo dello Stato, Sergio Mattarella. (Mattarella ha visitato i laboratori del Cnr di Lecce il 3 febbraio del 2017, ndr)».
Quali sono i settori di questa multidisciplinarietà nel laboratorio di Lecce?
«Sono quelli della nanotecnologia, È vero che molti ricercatori aspirano a un lavoro nei laboratori salentini?
«È vero e siamo riusciti ad avere i vincitori dei prestigiosi Grant dell’European Research Council (finanziamenti destinati a ricercatori di qualsiasi nazionalità, leader emergenti della ricerca, ndr). Siamo, credo, l’unico centro del Mezzogiorno dove ci sono queste eccellenze».
Quali sono i prossimi passi del progetto?
«Entro aprile del 2019 saranno operativi oltre 2000 metri quadrati di nuovi laboratori per le nanotecnologie applicate alle scienze mediche. Andranno ad aggiungersi agli oltre 10 mila metri quadrati di laboratori dove lavorano 200 ricercatori con profili scientifici interdisciplinari provenienti da diverse regione d’Italia e molteplici nazioni estere. Alla fine, si realizzerà un polo di riferimento internazionale per ricercatori e aziende attivi nel settore biomedicale e della medicina di precisione».
All’inizio ha parlato dell’importanza della collaborazione con la Regione Puglia. Quando è nata?
«Tra il 2009 e il 2010, con lo stanziamento dei fondi per le infrastrutture e la realizzazione dell’edificio che oggi ci ospita. I nostri laboratori si trovano all’interno del campo Ecotekne dell’Università del Salento».
Ci sono anche altri enti che hanno collaborato?
«Sì, il Centro di malattie neurodegenerative e dell’invecchiamento cerebrale dell’Università di Bari che opera presso l’ospedale Panico di Tricase».
❞ I ricercatori stanno realizzando chip composti da nano particelle usati per la prima volta in Italia
Serviranno alla diagnosi precoce di tumori molto aggressivi e al controllo del sistema nervoso