Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Nuova agenzia per la Xylella Persi 5 milioni, saltata la legge
La lite Di Gioia-Cinque Stelle. Ex Ilva, Emiliano al veleno contro Bavaro (e Vendola)
L’assessore all’agricoltura Di Gioia attacca i 5 Stelle. Non hanno voluto discutere il disegno di legge per l’istituzione dell’agenzia contro la Xylella (Arxia). Il rinvio fa perdere 5 milioni disponibili nel bilancio (e inseriti alla voce “cofinanziamento” della spesa Ue). Ma le modifiche al bilancio sono possibili fino al 30 novembre
Tre leggi approvate e tre rinviate, le più importanti. In particolare si rimanda l’istituzione dell’agenzia per la lotta alla Xylella (Arxia) e vanno a farsi benedire i 5 milioni pronti ad essere utilizzati per la sua messa in esercizio. «Non aver messo in approvazione la legge – dice l’assessore all’agricoltura Leo di Gioia – è stato un errore». La critica è rivolta al M5S, la cui capogruppo Grazia Di Bari si è opposta alla discussione. E siccome il testo è arrivato in Aula con procedura accelerata, occorreva l’unanimità dei capigruppo per l’esame e l’approvazione. Ha detto no, oltre alla 5 stelle, anche Mario Pendinelli, capogruppo del Misto.
Nei giorni scorsi, la certificazione per la spesa dei fondi Ue del Piano rurale ha consentito di “liberare” 5 milioni di cofinanziamento regionale. I soldi, cioè, non dovranno più essere utilizzati per la spesa delle risorse Ue, restano nel bilancio. Per questo, di Gioia ha inserito nel testo della legge per Arxia una norma di variazione al bilancio che avrebbe consentito di cambiare la destinazione dei 5 milioni. Operazione possibile fino al 30 novembre. La legge per l’Arxia ieri non è stata esaminata, se ne riparlerà il 4 dicembre, quando le variazioni non saranno più ammesse. Conclusione: i 5 milioni finiscono in avanzo di amministrazione (recuperabili nel 2020). L’Arxia partirà con soli 100 mila euro di dotazione. «Siamo contrari alla nuova agenzia - dice Di Bari - perché replica le funzioni dell’Arif. Ma abbiamo detto no alla discussione perché abbiamo chiesto (e ci è stato negato) la discussione sulla nostra proposta sull’economia circolare e sulle liste d’attesa». A questo ultimo proposito, saltato per disaccordi in maggioranza l’esame del testo di Fabiano Amati, il governatore Emiliano ha assicurato che «una nuova» proposta per ridurre le liste d’attesa si discuterà a gennaio. Rinviata ai primi di dicembre anche la legge di proroga per il Piano casa. Approvate tre normative: per «l’agricoltura di precisione», l’attribuzione di un codice identificativo anti-evasione delle strutture turistiche non alberghiere, per regolare l’accesso degli animali di compagnia sulle spiagge.
Sul piano politico da registrare la polemica al calor bianco tra Emiliano e Sinistra italiana. Il primo accusa la seconda di trascurare l’ambiente. Replica il segretario regionale di SI, Nico Bavaro, con riferimento ai termovalorizzatori nel piano rifiuti e all’Ilva («Regione inconcludente»). Controreplica di Emiliano con allusione agli imputati nel processo Ilva (cioè Nichi Vendola). E un duro richiamo alla nota di Bavaro «densa di ipocrisia e menzogna».