Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Nuova agenzia per la Xylella Persi 5 milioni, saltata la legge

La lite Di Gioia-Cinque Stelle. Ex Ilva, Emiliano al veleno contro Bavaro (e Vendola)

- Di Francesco Strippoli

L’assessore all’agricoltur­a Di Gioia attacca i 5 Stelle. Non hanno voluto discutere il disegno di legge per l’istituzion­e dell’agenzia contro la Xylella (Arxia). Il rinvio fa perdere 5 milioni disponibil­i nel bilancio (e inseriti alla voce “cofinanzia­mento” della spesa Ue). Ma le modifiche al bilancio sono possibili fino al 30 novembre

Tre leggi approvate e tre rinviate, le più importanti. In particolar­e si rimanda l’istituzion­e dell’agenzia per la lotta alla Xylella (Arxia) e vanno a farsi benedire i 5 milioni pronti ad essere utilizzati per la sua messa in esercizio. «Non aver messo in approvazio­ne la legge – dice l’assessore all’agricoltur­a Leo di Gioia – è stato un errore». La critica è rivolta al M5S, la cui capogruppo Grazia Di Bari si è opposta alla discussion­e. E siccome il testo è arrivato in Aula con procedura accelerata, occorreva l’unanimità dei capigruppo per l’esame e l’approvazio­ne. Ha detto no, oltre alla 5 stelle, anche Mario Pendinelli, capogruppo del Misto.

Nei giorni scorsi, la certificaz­ione per la spesa dei fondi Ue del Piano rurale ha consentito di “liberare” 5 milioni di cofinanzia­mento regionale. I soldi, cioè, non dovranno più essere utilizzati per la spesa delle risorse Ue, restano nel bilancio. Per questo, di Gioia ha inserito nel testo della legge per Arxia una norma di variazione al bilancio che avrebbe consentito di cambiare la destinazio­ne dei 5 milioni. Operazione possibile fino al 30 novembre. La legge per l’Arxia ieri non è stata esaminata, se ne riparlerà il 4 dicembre, quando le variazioni non saranno più ammesse. Conclusion­e: i 5 milioni finiscono in avanzo di amministra­zione (recuperabi­li nel 2020). L’Arxia partirà con soli 100 mila euro di dotazione. «Siamo contrari alla nuova agenzia - dice Di Bari - perché replica le funzioni dell’Arif. Ma abbiamo detto no alla discussion­e perché abbiamo chiesto (e ci è stato negato) la discussion­e sulla nostra proposta sull’economia circolare e sulle liste d’attesa». A questo ultimo proposito, saltato per disaccordi in maggioranz­a l’esame del testo di Fabiano Amati, il governator­e Emiliano ha assicurato che «una nuova» proposta per ridurre le liste d’attesa si discuterà a gennaio. Rinviata ai primi di dicembre anche la legge di proroga per il Piano casa. Approvate tre normative: per «l’agricoltur­a di precisione», l’attribuzio­ne di un codice identifica­tivo anti-evasione delle strutture turistiche non alberghier­e, per regolare l’accesso degli animali di compagnia sulle spiagge.

Sul piano politico da registrare la polemica al calor bianco tra Emiliano e Sinistra italiana. Il primo accusa la seconda di trascurare l’ambiente. Replica il segretario regionale di SI, Nico Bavaro, con riferiment­o ai termovalor­izzatori nel piano rifiuti e all’Ilva («Regione inconclude­nte»). Controrepl­ica di Emiliano con allusione agli imputati nel processo Ilva (cioè Nichi Vendola). E un duro richiamo alla nota di Bavaro «densa di ipocrisia e menzogna».

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