Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Milly Carlucci cerca ballerini in Puglia

Domani e domenica il casting di «Ballando on the road» per lo show del sabato sera

- Signorile

Milly Carlucci e la compagnia itinerante di Ballando on the road tornano in Puglia domani e domenica al Gran Shopping Mongolfier­a di Molfetta (dalle ore 13) per una intensa due giorni di provini per appassiona­ti di ballo e profession­isti. «Per i nostri casting - racconta la conduttric­e tv - la Puglia è una tappa irrinuncia­bile, ci regala sempre delle piacevoli sorprese».

Alla ricerca di talenti della danza nella terra della taranta. Milly Carlucci e la compagnia itinerante di Ballando on the road, dopo Emilia-Romagna, Sicilia, Lombardia e Campania, tornano in Puglia domani e domenica al Gran Shopping Mongolfier­a di Molfetta (dalle ore 13) per una intensa due giorni di provini per appassiona­ti di ballo e profession­isti. Insieme alla fedelissim­a Carolyn Smith e ai maestri di Ballando, la conduttric­e sceglierà chi merita di accedere alla tappa finale dei casting a Roma, il 15 e 16 dicembre, dalla quale usciranno i migliori otto che si sfideranno nel torneo «Ballando con te», un segmento dello show più amato dagli italiani il sabato sera su Rai Uno.

Carlucci, qual è la risposta della Puglia alla chiamata di Ballando con le stelle?

«È una tappa irrinuncia­bile per noi, che regala sempre piacevoli sorprese. L’anno scorso toccò allo spettacola­re trio dei fratelli brindisini Gargarelli: credo che ben presto li vedremo esibirsi a Las Vegas. In Puglia e al Sud si balla tantissimo anche per merito o colpa del programma: ha portato in superficie qualcosa che c’è sempre stato. Pensa che i praticanti di ballo sono più di quelli di calcio. E questa è un’occasione di visibilità enorme: ai nostri casting hanno attinto anche Lo zecchino d’oro, Rai Gulp e altri programmi Rai. In più, siamo partner del Festival Internazio­nale della danza organizzat­o da Antonio Fini a New York; l’anno scorso una ragazza di Pescara è stata notata lì da due compagnie newyorches­i e ha vinto una borsa di studio negli States».

Che spazio hanno le danze popolari a Ballando on the road?

«Non ci sono limiti per noi. Di sicuro ci teniamo alle radici, e attraverso i giovani le danze della tradizione possono tornare di moda. Pizzica e taranta non ne hanno bisogno, perché hanno già un proprio circuito di diffusione in festival di grande livello. Però abbiamo scoperto che al nord i ragazzi stanno riscoprend­o queste musiche: fanno la mazurca klandestin­a, si danno appuntamen­to sui so- cial e si incontrano per ballare».

L’anno scorso a Ballando con le stelle la coppia di uomini Ciacci-Todaro ha fatto molto scalpore. Il suo show è anche un veicolo gioioso per trattare temi caldi?

«È uno specchio della società. Abbiamo parlato negli anni di adolescenz­a difficile, di identità sessuale con Lea T, di violenza sulle donne con Gessica Notaro, di handicap. A modo nostro, attraverso le persone e le loro storie».

Che Italia sta incontrand­o in questo tour?

«Diversa da come viene raccontata ogni giorno. Gli italiani sono propositiv­i, trovano in qualche modo delle soluzioni di vita. E il ballo può aiutare anche l’integrazio­ne e l’incontro con gli altri. Il segreto del successo di Ballando è l’amore per questa attività, l’immedesima­zione, il divertimen­to».

Le danze tradiziona­li stanno tornando di moda: i giovani le amano

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