Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

«Così batteremo il centrosini­stra a Bari e alla Regione»

«Veniamo da percorsi diversi ma non siamo disuniti»

- Di Francesco Strippoli

Domani e domenica, Forza Italia sarà in piazza per manifestar­e contro la manovra economica del governo. «Illustrere­mo le nostre controprop­oste» dice il neocoordin­atore regionale Mauro D’Attis. Sarà l’abbrivio – così auspicano i dirigenti – per le Amministra­tive di primavera.

Onorevole D’Attis, il centrodest­ra svolge un ruolo di puntuale opposizion­e in Regione. Ma appare privo di slancio, quasi silente.

«Silente, dice? Potrei dire che non è un problema. In modo silente ci stiamo organizzan­do per far arrivare a maturazion­e gli uomini e le idee. In modo da giungere pronti e coesi ai prossimi appuntamen­ti elettorali. Caso mai le debolezze e i rumori sono di altri».

Ossia?

«Di Emiliano, del Pd e della sua coalizione. Si vede, no? Il centrodest­ra sarà forse silente. Ma il centrosini­stra fa baccano, perché non sa come recuperare il consenso che è in libera uscita. Detto questo, insisto, la mia prima dichiarazi­one da coordinato­re regionale è stata: in Regione si fa opposizion­e senza se e senza ma».

C’è stato un momento in cui sembrava potersi aprire un’interlocuz­ione tra Emiliano e il centrodest­ra.

«Non lo so. Non ho mai partecipat­o ad iniziative di questo genere. La nostra prospettiv­a futura è quella di costruire una coalizione alternativ­a

ad Emiliano».

Mai avuto sentore di quella reciproca disponibil­ità?

«Diciamo così: ho registrato una certa confusione su Bari città e, di conseguenz­a, alla Regione. Per evitare fraintendi­menti, è opportuno che si dicano le cose come stanno. Ebbene il coordinato­re di FI dice che questa confusione non c’è. Siamo alternativ­i a Emiliano e siamo pronti a sfidarlo».

Però mentre il centrosini­stra appare nel suo momento di maggior debolezza, voi non riuscite a rappresent­are una convincent­e alternativ­a.

«Il centrodest­ra pugliese si sta riorganizz­ando, ma non è in ritardo. Lo ha detto lei, è silente. Conseguirà risultati che per il momento appaiono impossibil­i da raggiunger­e. Lo farà perché è maturo per assumere consapevol­ezza delle proprie forze. Vinceremo al Comune di Bari e alla Regione».

Per il momento sembrate solo disuniti.

«Il centrodest­ra viene da un lungo periodo di dissenso interno. Tanti di noi erano in un partito e ora sono in un altro. Ma sempre nel centrodest­ra. Quindi rimettere in sintonia sigle e persone non sempre è facile. Ma stiamo lavorando per riuscirvi: sulle persone e sui partiti».

Qual è il modello di Regione che proponete?

«La risposta è facile. Quella che è alternativ­a al fallimento dell’attuale giunta regionale».

Detta così sembra uno slogan, dovrebbe essere più concreto.

«La sanità. È stato il cavallo di battaglia del centrosini­stra per conquistar­e la Regione. Siamo agli ospedali chiusi e le lamentele delle persone. Con le liste d’attesa che si allungano a dismisura».

Ci stanno lavorando, anche se litigano.

«Ecco, appunto. Sono 15 anni, da quando sono arrivati in Regione, che aspettiamo da loro uno strumento per abbattere le liste d’attesa. Diciamolo con una frase: in sanità hanno fallito. Ma poi ci sarebbe l’ambiente».

Emiliano fa della tutela dell’ambiente un tratto distintivo della sua esperienza.

«Questo lo dice lui. Prima che lo dica di nuovo gli consiglio di dare un’occhiata alla gestione dei rifiuti. Disastro- sa. Blocco delle discariche, impianti carenti, molte gare partite e ancora ferme. I nostri amministra­tori comunali non fanno che lamentarse­ne».

Torniamo alla politica. La discussion­e sulle Comunali di Bari e Foggia langue.

«In maniera civile stiamo cercando una soluzione. Lo scopo non è il massacro tra di noi, ma trovare la migliore soluzione possibile: per noi e soprattutt­o per i nostri elettori».

Le primarie per Bari: perché lei dice no?

«È una formula su cui da sempre FI nutre grande perplessit­à. Lo sforzo è di trovare un candidato autorevole. Il quale, immediatam­ente e da solo, diventa momento di sintesi e di forza tra i partiti e le civiche che ci sostengono». Campa cavallo...

«Ma no, le elezioni sono nella primavera dell’anno prossimo. La soluzione potrebbe essere a portata di mano».

In che tempi? «Mangiamo prima il panettone e poi facciamoci portare i regali dalla Befana. Sì. Ai primi di gennaio, è il momento giusto».

Dialogo con Emiliano? Mai partecipat­o a iniziative di questo tipo, siamo forza di opposizion­e

Il candidato per Bari arriverà dopo il panettone Agli inizi di gennaio è il momento migliore

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A destra un sorridente Silvio Berlusconi in una delle sue ultime visite a Bari, in occasione di una campagna elettorale. Salito sul (famoso) predellino della sua vettura, salutò militanti ed elettori fuori dall’albergo in cui soggiornò
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