Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Bambino senza classe Il Provveditorato: per lunedì caso risolto
«Non ho nulla da dire sul comportamento degli altri genitori, siamo tutti liberi di decidere ciò che riteniamo sia più giusto per i nostri figli. Quello che contesto fortemente è l’atteggiamento della scuola, che è tenuta a creare le condizioni migliori per ogni suo alunno». Parla la mamma di Carlo (il nome è di fantasia, ndr.), il piccolo di soli 7 anni affetto da un disturbo da deficit di attenzione e iperattività che lo scorso lunedì ha scoperto di non avere più una classe.
Dalla scoperta dello smembramento della sezione (su 18 alunni, 17 hanno fatto richiesta di nulla osta per il cambio o per trasferimento in altra scuola), Carlo passa le sue giornate a casa. Lui, così come la sua mamma, sono in attesa di risposte sul trasferimento in un altro istituto. Rassicurazioni arrivano dalla dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale di Bari, Giuseppina Lotito: «Il bambino avrà una classe adatta a lui: le risorse professionali ci sono, sono state date da tempo, e pensiamo che entro lunedì avremo risolto la situazione». In queste ore, infatti, si sta ragionando in termini di ore scolastiche coperte da sostegno. «Entro lunedì – continua Lotito - si deciderà la posizione del bambino, se vorrà rimanere in quella scuola, in quella classe, oppure vorrà cambiare». Sceglie ancora il silenzio, intanto, la dirigente dell’istituto in cui lo scorso lunedì è scoppiato il caso. «Lo faccio per tutelare gli altri bambini della classe – spiega – oltre che i loro genitori». Ma la dirigente sottolinea: «La nostra scuola ospita ben 29 bambini con bisogni speciali: 26 nella scuola primaria, 3 in quella dell’infanzia e presto – prosegue – arriverà un altro alunno affetto da Adhd». E aggiunge: «Non è vero che lo scorso lunedì è rimasto solo. Per le attività collettive è stato inserito in una classe con altri bambini. Accanto alla maestra – continua -, una libera scelta del piccolo Carlo, e non perché fosse senza banco, come riferito dalla mamma».
Sul resto la dirigente sceglie di soprassedere, ma ancora una volta specifica: «Voglio lanciare una difesa per i genitori coinvolti. Nella loro totalità sono informati del fatto che da sempre la nostra scuola ospita ragazzi con bisogni speciali».