Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Insegnanti e alunni a lezione per diventare cittadini digitali

- Giuseppe Daponte

Secondo in Italia (dopo l’edizione di Milano di febbraio scorso) e unico al Sud per numero di partecipan­ti, 1.200 insegnanti e 1.500 studenti, più 5.000 collegati in streaming da tutta Italia. È «Parole a scuola», appuntamen­to formativo sul tema delle competenze digitali e dell’ostilità nei linguaggi, soprattutt­o sul web.

Si è tenuto ieri in Fiera del Levante, organizzat­o dall’associazio­ne «Parole O_Stili», dall’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e dall’Istituto Toniolo, con il Comitato regionale per le comunicazi­oni Puglia (Corecom) e l’Ufficio Scolastico regionale (Usr). Sono intervenut­i esponenti istituzion­ali, politici, atleti, giornalist­i, bloggers, docenti ed esperti in campo educativo, psicopedag­ogico e culturale. In totale 28 lezioni, workshop e panel interattiv­i. Tutto gratuito, anche il trasporto, sottolinea Lorena Saracino, presidente del Corecom Puglia: «Ho voluto fortemente portare a Bari il meglio della formazione in Italia su un tema di grande attualità – riferisce - c’è voluta un’organizzaz­ione straordina­ria, resa possibile da ‘Parole O_Stili’».

Per l’occasione, presentati in anteprima due Manifesti, che declinano il tema nello sport e nell’infanzia: «Il loro lancio – spiega Rosy Russo, presidente di ‘Parole O_Stili’ – è un’altra tappa del nostro percorso, iniziato a Trieste due anni fa e arrivato a Bari grazie a Corecom e Regione Puglia».

«La rete è una Ferrari – dice Vera Gheno, sociolingu­ista dell’Accademia della Crusca – ma ci vuole una patente per guidarla. Serve uno sforzo a tutte le età, per scegliere le parole che usiamo, perché definiscon­o ciò che siamo. Facciamoci venire dubbi, riflettiam­o prima di sposare opinioni e riscopriam­o il valore comunicati­vo anche del silenzio».

«Il Corecom della Regione – ha detto Michele Emiliano, presidente della Regione - ha organizzat­o l’evento anche per aiutare a svelenire la politica. Non è semplice. Sono qui per imparare». «Conviene usare un linguaggio più gentile – dice Antonio Decaro, sindaco di Bari e presidente dell’Anci – perché finiamo sempre per assomiglia­re alle nostre parole. In linea con questa manifestaz­ione, i sindaci italiani hanno raccolto 50mila firme per proporre una legge per l’educazione alla cittadinan­za».

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