Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

La Fiera dei pupi per addobbare il presepe

- Cesare Bechis

La “Fera de li pupi” esisteva già nel XVI secolo. Metteva tutti sull’avviso: sta arrivando il Natale. E ancora adesso, nel terzo millennio, la Fiera di santa Lucia, a Lecce, inaugura il periodo natalizio.

Una storia antichissi­ma, legata alla memoria della tradizioni popolari alle quali i salentini tengono molto. La narrazione locale tramanda che secoli fa la Fiera dei pupi era ospitata nella piccola chiesa dedicata a santa Lucia, che non c’è più. Rimane tuttora una magnifica esposizion­e delle figure più importanti del presepe, dei personaggi, dei mestieri e dei luoghi legati alle campagne e alla vita contadina del territorio. Quest’anno la Fiera cambia sede. È il castello di Carlo V a ospitarla. Le sue aree interne saranno completame­nte visitabili, comprese le prigioni. Piazza Libertini, invece, è lo spazio destinato ai giocattola­i, che hanno a disposizio­ne apposite pagode in legno, in linea con il decoro urbano.

La mostra, anno dopo anno, ha conquistat­o fama anche all’estero ed è diventata un autentico motivo di attrazione per le migliaia di visitatori e turisti che durante il periodo natalizio arrivano a Lecce. Non solo salentini e pugliesi, ma provenient­i da tutta l’Italia e da città europee, curiosi e appassiona­ti d’arte e di tradizioni. Qui trovano le creazioni in cartapesta e creta degli artigiani, in particolar­e i componenti del presepe e le animazioni delle statuine dei pupi, con i fornai, le donne che impastano il pane, lavano il bucato, il calzolaio, il pastore. La Fiera valorizza l’arte antica dei pupari leccesi, una tecnica artigianal­e che costituisc­e un patrimonio da conservare e custodire gelosament­e perché si inserisce nella memoria storica della città.

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