Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

E c’è anche il galateo dei regali

Non sempre basta il pensiero per dimostrare amore o affetto Bisogna conoscere i gusti ed evitare situazioni imbarazzan­ti

- Alessandra Caligiuri

Per fare un regalo «basta il pensiero». Certo, se è vero che non è necessario spendere cifre altissime, anche i pensieri vanno ben ponderati. Non basta riempire i pacchetti con ogni sorta di candele o sciarpe, guanti e cappelli visti all’ultimo mercatino, bisogna anche concentrar­si su chi lo riceverà e sui suoi gusti.

Per evitare di vanificare l’intento del dono, che è quello di dimostrare a qualcun altro l’attenzione verso di lui, bisognereb­be ascoltare di più i nostri amici e familiari. Di fronte al vuoto di idee che suscitano le vetrine del centro illuminate e addobbate per Natale, ricordarci di una preferenza espressa dalla nostra migliore amica per un particolar­e genere musicale o una tendenza potrà aiutarci a sciogliere i dubbi e guidarci nella scelta. Qualcuno consiglia anche di guardare in modo più analitico le pagine social dei nostri cari, chissà che seguendo le tracce lasciate dai “Mi piace” potremmo arrivare alla soluzione dell’enigma regalo.

Quando i rapporti sono particolar­mente stretti, si può optare per una gift card. I buoni prepagati si trovano ormai in tutti i negozi, dalle librerie alle grandi catene dell’abbigliame­nto. È meno freddo dei soldi in una busta e, allo stesso tempo, ci toglie dall’imbarazzo di non riuscire a trovare la taglia giusta o il capo adatto alla nipote adolescent­e che cambia stile ogni mese.

Per rimanere in tema di abbigliame­nto, sarà bene ricordare che la biancheria intima è sempre da evitare. Il consiglio vale se i pacchetti si aprono davanti a tutta la famiglia, ma anche se ci scambia il regalo da soli. Il motivo? Ci sarà sempre un parente che alla cena della Vigilia chiederà: «Cosa ti ha regalato lui/lei?». Basta questo per dirottare verso la gioielleri­a. Fuori dalla stretta cerchia dei familiari, una possibilit­à sono i regali alimentari, i prodotti tipici solidi o liquidi, dolci o salati, meglio se artigianal­i, sono d’impatto e possono essere consumati con gli ospiti durante le feste. Una volta deciso cosa, è meglio orientarsi sempre su modelli semplici e tenersi un margine di personaliz­zazione più alto per l’incarto. L’importante è non esagerare con i brillantin­i e provare a scrivere una frase d’auguri originale. Le rime non servono, basta essere sinceri e ricordarsi di sorridere quando si dona e quando si riceve.

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Con un cestino pieno di prelibatez­ze locali non si sbaglia mai, è il regalo sempre gradito

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