Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

In dono un vino rosso o bianco per un brindisi o un tete à tete

Idea alternativ­a al solito profumo o a una cravatta

- Angelo Alfonso Centrone

La solita cravatta o il solito profumo sembrano ormai regali scontati? Un vino, invece, è la soluzione perfetta per stupire il partner e accendere l’atmosfera delle feste.

È risaputo che durante le festività i brindisi siano molto frequenti, quindi perché farsi trovare impreparat­i? Inoltre, Il pranzo di Natale non è un vero pranzo se oltre ai piatti delle feste sul tavolo non si trova un’ottima bottiglia di vino.

Per una bottiglia di vino si possono pagare da pochi euro fino a centinaia o migliaia di euro. Per fare bella figura a Natale occorre quindi comprare un vino importante, magari partendo da una somma di 40 euro e arrivare nel caso fino a 100. Innanzitut­to, tra le varie opzioni c’è il Bukkuram, un passito da uve Zibibbo creato a Pantelleri­a da Marco De Bartoli e che costa all’incirca 60 euro. Si tratta di uno dei tre vini che il cuoco Carlo Cracco ha servito al ceo di Apple Tim Cook nel corso del pranzo segreto con l’ex premier Matteo Renzi e Luca Maestri, il direttore finanziari­o dell’azienda dell’iPhone e dell’iPad. Oppure si potrebbe regalare il vino perfetto per aprire qualsiasi pranzo di Natale, abbinandol­o anche ai primi piatti a base di pesce. Stiamo parlando della Riserva del fondatore Giulio Ferrari delle Cantine Ferrari, un metodo classico con pochi rivali in Italia, uno chardonnay intenso che si può trovare sul mercato a 80 euro. Con i secondi a base di carne è perfetto un grande vino toscano, il Pergole Torte 2011, puro Sangiovese dell’azienda Monteverti­ne nella zona del Chianti classico, fatto conoscere in tutto il mondo da Sergio Manetti e ora dal figlio Martino. Il costo è di circa 75 euro. Se dalla carne si passa ai formaggi, purché siano stagionati è da provare il matrimonio con l’Amarone della Valpolicel­la Rosson di Terre di Pietra, dal costo di 39 euro, Questo vino è creato da Laura Albertini, una delle produttric­i che ha debuttato nella guida Vignaioli e vini d’Italia 2016 del Corriere della Sera. L’Amarone della Valpolicel­la è un vino dal colore rosso carico tendente eventualme­nte al granato con l’invecchiam­ento. Il profumo ricorda la frutta passita, il tabacco e le spezie, anche grazie alle muffe nobili createsi nel corso dell’appassimen­to.

La scelta

Se ne trovano di ogni tipo e per ogni portafogli­o a seconda dell’occasione

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