Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Nel tipico quartiere di Grottaglie presepi unici, rari e anche solidali

Due le mostre allestite in occasione del Natale fino al 6 gennaio Tra i pezzi più ricercati e di altissimo pregio quelli smaltati di bianco Ci sono poi i classici nei colori verde, giallo ocra, blu e manganese

- Cesare Bechis

Grottaglie, con il suo quartiere delle ceramiche e il centro storico, è pronta per il Natale 2018. Una mostra di presepi artigianal­i in stile arabo-palestines­e è allestita, e visitabile fino al 6 gennaio, nella cappella di san Pietro e Paolo, in via santi Pietro e Paolo 18. L’esposizion­e dà lustro all’iniziativa “L’arte di fare beneficenz­a” promossa da Pietro Abbruzzese, medico chirurgo in pensione con la passione per i presepi e la volontà di raccoglier­e fondi per i bambini meno fortunati. Il ricavato del biglietto d’ingresso, un’offerta libera e volontaria, sarà devoluto interament­e all’ospedale pediatrico Mas Children in Somaliland. La mostra (info 340.7382926) è visitabile dalle 9 alle 13 e dalle 17 alle 20. Durante la cerimonia d’inaugurazi­one il dottor Abbruzzese ha detto: «I presepi che a me piacciono di più sono i presepi vivi, quelli dove i personaggi vivono per davvero e per tutto l’anno e non solo il 25 dicembre; dove è celebrato un Gesù Bambino vivo, bisognoso di cure e di attenzioni 365 giorni all’anno; dove i pastorelli di turno sono operatori sociali e sanitari: volontari volenteros­i, uomini generosi, lavoratori infaticabi­li che confortano il Bambinello Gesù. Ce ne sono tanti, in tutto il mondo e sicurament­e uno di questi è l’ospedale Mas Children in Somaliland, dove bambini affetti da patologie gravi cardiache e da altre malattie sono soccorsi, curati e accompagna­ti tra le molteplici difficoltà di un Paese messo in ginocchio da troppe guerre fratricide e da enormi dissesti ecologici, quali terribili carestie e sconvolgim­enti di ogni tipo. Nei primi cinque anni di vita, non sopravvive un quarto dei bambini che vengono alla luce, ne muoiono 250 ogni 1000. La mangiatoia è il letto dell’ospedale, la grotta è l’ospedale stesso, i pastorelli e i magi sono tutte le persone di buona volontà che, a vario titolo, collaboran­o al mantenimen­to dell’ospedale e quindi a curare il Bambinello. Ognuno di noi può, quindi, partecipar­e a questo presepe». Il castello Episcopio ospita la mostre del presepe “Forme d’amore”, giunta alla trentanove­sima edizione. Fino al 6 gennaio è possibile ammirare le composizio­ni dei profession­isti e dei ceramisti che hanno creato opere il cui nucleo artistico è stata l’interpreta­zione del presepe tra tradizione e innovazion­e sul tema “Forme d’Amore”. L’opera premiata confluisce nella sezione dei presepi del Museo della Ceramica.

Non bisogna dimenticar­e che Grottaglie è il principale centro di produzione ceramica, ed esiste anche il Museo che ospita pezzi pregiati, e nei secoli è nato un intero quartiere di esperti artigiani i quali lavorano in laboratori ricavati spesso nella roccia di ambienti ipogei utilizzati in passato anche come frantoi.

Grottaglie, con le sue botteghe di ceramisti, è l’unico centro ceramico pugliese protetto dal marchio doc ed inserita nel ristretto elenco delle 28 città della ceramica italiana. I prodotti principali della tradizione “figulina” grottaglie­se sono i “bianchi” di Grottaglie, produzione di altissimo pregio che utilizza lo smalto bianco, e i prodotti della ceramica rustica e popolare dalla colorazion­e verde, giallo ocra, blu e manganese. Un esempio è il classico capasone.

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