Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Tra inchieste, esposti e cortei si sprinta per il nuovo Pediatrico
La Procura di Bari, seppur a carico di ignoti, avanza l’accusa di omicidio colposo per il caso del bambino di 6 anni morto di polmonite all’ospedale Giovanni XXIII di Bari. Proprio questo caso, probabilmente, ha abbreviato i tempi per formalizzare lo scorporo del Pediatrico dal Policlinico di Bari e tenere a battesimo l’agenzia regionale pediatrica.
Il fascicolo per omicidio colposo è ancora a carico di ignoti. L’inchiesta per cercare di capire se e quali responsabilità ci siano per la morte di Giovanni Alizzi, il bambino di sei anni deceduto il 6 dicembre nell’ospedale pediatrico Giovanni XXIII di Bari per le conseguenze di una polmonite, comincia però a prender forma. Le indagini sono state assegnate alla pm Grazia Errede. Giovedì sarà ufficialmente conferito al dottor Roberto Vaglio, medico legale di Lecce, l’incarico per effettuare l’autopsia. Nei giorni scorsi erano già state acquisite le cartelle cliniche dei due ricoveri subiti dal piccolo. I genitori di Giovanni, assistiti dall’avvocato Domenico Ciocia, stanno valutando se nominare un proprio consulente. L’esame sul corpo del bambino sarà fondamentale per chiarire i molti dubbi emersi negli ultimi giorni. Secondo l’esposto presentato poco dopo il decesso e le dichiarazioni di Giuseppe Alizzi, padre del bambino, i punti interrogatovi sono parecchi. Giovanni, ricoverato l’11 ottobre nel reparto di neurologia perché aveva difficoltà a camminare, avrebbe iniziato ad avere problemi respiratori e febbre, curati solo con tachipirina, dopo essere stato sottoposto a una risonanza magnetica prima di essere dimesso il 16 ottobre. Il sospetto è che possa aver contratto l’infezione in ospedale o che la polmonite non sia stata diagnosticata in tempo. Solo alcuni giorni dopo, a causa del peggioramento delle condizioni, i genitori lo hanno infatti sottoposto a una radiografia toracica in uno studio privato che ha rivelato la presenza della polmonite con versamento pleurico. A quel punto, il 20 novembre, c’è stato il secondo ricovero. In ospedale però, anche a causa di una epatite da farmaco, la situazione sarebbe peggiorata al punto tale da rendere necessario il tra-
sferimento prima in chirurgia e poi in terapia intensiva. Nei quasi due mesi di degenza il bambino ha subìto, in due momenti diversi, anche quattro arresti cardiaci e una serie di trasfusioni. Per cercare di capire cosa sia accaduto anche il direttore generale del Policlinico, da cui formalmente dipende ancora per qualche giorno il Giovanni XXIII, ha aperto una inchiesta interna. Domani il manager, Giovanni Migliore, potrebbe comunicare in merito i primi provvedimenti amministrati- vi in occasione degli stati generali degli ospedali pediatrici italiani che si svolgeranno a Bari e durante i quali sarà illustrato appunto il progetto che prevede lo scorporo dei reparti di pediatria dal Policlinico di Bari e la nascita di una nuova azienda pediatrica regionale. «Una complessa riqualificazione dell’offerta sanitaria ha detto – che prevede anche l’istituzione di una nuova azienda pediatrica regionale, basata sulla riconversione dell’attuale e unico ospedale pediatrico pugliese e sulla realizzazione di un nuovo Children’s Hospital». Un’iniziativa che stride con la protesta organizzata per domani da Cgil, Cisl e Uil a causa delle condizioni della sanità in Puglia e con la richiesta di invio di ispettori al Giovanni XXIII inoltrata dal consigliere 5 Stelle, Mario Conca, al ministro della Giulia Grillo. Lettera in cui vengono ricordate tre morti in poco più di un anno.
Domani Nel giorno della protesta sarà illustrato il nuovo Children’s Hospital
Richiesta Conca (M5S) ha scritto al ministro Grillo «Invii gli ispettori a Bari»