Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Gilet arancioni contro la Regione
Xylella e produzioni crollate, gli agricoltori chiedono le dimissioni dell’assessore Di Gioia
Ispirandosi al movimento di protesta francese, si sono presentati all’appuntamento in Regione indossando i gilet arancioni. I rappresentanti degli agricoltori - ad eccezione di Coldiretti hanno chiesto le dimissioni dell’assessore Di Gioia per le mancate risposte a gelate e Xylella.
La suggestione è forte, un giubbino arancione per comunicare la rabbia del mondo agricolo. Pari, questo si vuol dire, a quella dei gilet gialli che stanno infiammando le strade di Parigi. Il mondo agricolo è esausto, si duole per non avere risposte e scaglia la propria rabbia contro la Regione. Dalla riunione – ieri a Bari – di Confagricoltura, Cia, Legacoop, Agci, Confcooperative è arrivata, tra l’altro, la richiesta di dimissioni all’indirizzo dell’assessore Leonardo di Gioia. Parzialmente stemperate in una successiva telefonata di chiarimento.
I «gilet arancioni» si sono autoconvocati nella sede del Consiglio regionale. Hanno chesto di incontrare i capigruppo, hanno parlato con il presidente Loizzo, con i consiglieri Amati, Marmo, Damascelli. Hanno sentito per telefono di Gioia e poi il governatore Emiliano. Infine sono riusciti a collegarsi telefonicamente pure con il sottosegretario all’agricoltura Franco Manzato. Il bilancio della giornata è moderatamente positivo; sono riusciti ad ottenere parziali risposte alle loro domande.
Il quaderno delle doglianze – indennizzi per le gelate, xylella, ritardi nel Piano di sviluppo rurale – era assai nutrito. Si sostanzia di avversità naturali ma anche di scelte politiche giudicate sbagliate.
Al primo posto si colloca la questione delle gelate del febbraio-marzo 2018. Un colpo di maglio che ha compromesso il raccolto di 90 mila ettari. Siccome gli indennizzi vengono riconosciuti per legge solo a chi è assicurato contro le avversità atmosferiche, il mondo agricolo chiede una deroga. Sollecita, cioè, una misura che consenta un parziale ristoro dei danni anche ai non assicurati. Su questo punto, l’apertura di Manzato è stata rassicurante. «Stiamo cercando di intervenire al Senato – ha detto al telefono – per introdurre la deroga. E poter intervenire sia sui danni di “produzione”
sia sul “potenziale agricolo”». Su tale tema si sono già mobilitati il deputato 5 Stelle Giuseppe L’Abbate e i coordinatori regionali di Forza Italia, i parlamentari Mauro D’Attis e Dario Damiani.
La seconda grande questione riguarda la Xylella. L’epidemia continua a preoccupare per la costante avanzata verso Nord (come è chiaro dal fatto che un albero infetto è stato trovato anche nel territorio di Fasano, finora immune). La terza è il ritardo nella liquidazione degli incentivi alle imprese, previsti dal Psr per sostenere gli investimenti. La vicenda è ferma al Tar, la Regione ha chiesto tempo per
rivedere le graduatorie. «Decine di cooperative in attesa rischiano di chiudere – sbotta Carmelo Rollo, presidente di Legacoop – e a questo punto sarebbe doveroso un passo indietro di chi riveste la responsabilità politica del settore». È la richiesta di dimissioni di Gioia. L’interessato non cede alla polemica e preferisce
non replicare, ma si sente al telefono con Rollo.
L’assessore è in assessorato, non riesce a incontrare fisicamente i manifestanti. Ma si prodiga, riesce a stabilire il collegamento con il sottosegretario. Poi fissa un appuntamento (oggi alle 13) per discutere del Psr. Annuncia che, chiarita la questione al Tar, è pronto anche a chiedere la «rimodulazione» del Patto per la Puglia (fondi nazionali) per destinare all’agricoltura altri 200 milioni e cofinanziare la spesa comunitaria del Psr. «La mobilitazione degli agricoltori – dice di Gioia – è da rispettare, perché ci sono tante difficoltà legate al clima, alla burocrazia, alle normative». Si dice soddisfatto e ringrazia il sottosegretario sulle gelate. Sulla Xylella, invece, ricorda i 100 milioni stanziati dal governo e invoca norme adatte per rendere più rapido il taglio degli alberi infetti.
Il presidente di Confagricoltura, Donato Rossi, attacca Emiliano, «assente su tutta la linea». Il governatore sembra rispondere anche a lui quando, per telefono, come di Gioia, rassicura gli agricoltori. «Siamo con voi – dice – e sulla Xylella stiamo cercando in tutti i modi di convincere il governo. Ciò che accade non è un fatto politico ma una catastrofe di sistema: se non viene bloccata rischia di inginocchiare l’intera Italia dal punto di vista olivicolo».
Si attiva anche il Consiglio: il presidente dell’assemblea, Mario Loizzo, fa sapere di voler convocare un Consiglio monotematico sull’agricoltura. Mentre Fabiano Amati e il collega Donato Pentassuglia convocano la riunione congiunta della prima e quarta commissione per ascoltare sindaci, presidenti delle province, Anci e Upi sulla questione Xylella (domani alle 11,30).
Nino Marmo e Domenico Damascelli (FI) solidarizzano con gli agricoltori e rivolgono anche una critica durissima a Emiliano. «Ha completamente fallito – dicono – per l’agricoltura servono misure straordinarie».
Di Gioia (assessore) Ci sono difficoltà legate a clima e burocrazia, la mobilitazione va rispettata
Rollo (Legacoop) Il ritardo degli incentivi rischia di far chiudere decine di cooperative
Le opinioni
Loizzo pronto a convocare un Consiglio. Marmo e Damascelli (FI): «Servono misure straordinarie»