Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Il maestro morsicava gli scolari, lo choc della dirigente d’asilo «Mai viste immagini del genere»

Arrestato a Cerignola un insegnante d’asilo di 60 anni

- Di Luca Pernice

Il giorno dopo la notizia dell’arresto, la dirigente d’asilo Giuliana Colucci è sconvolta. «Sono turbata dalle immagini che ho visto, non pensavo che un insegnante potesse arrivare a questo. Avevo già avviato un’indagine». Il caso è quello di un insegnante di 60 anni di Cerignola che è stato arrestato per i maltrattam­enti ai piccoli scolari - compreso un disabile - che frequentav­ano l’asilo in questione. I bimbi - come testimonia­to dalle telecamere - venivano schiaffegg­iati, pizzicati e presi a morsi.

C’era anche un bambino disabile di 4 anni tra i bambini maltrattat­i da un maestro di 60 anni, originario della provincia di Avellino, arrestato dalla polizia a Cerignola. L’insegnante è ai domiciliar­i.

«E’ finito un incubo»: hanno detto ieri mattina alcune mamme a commento della notizia dell’arresto e dopo aver lasciato i loro figli nella Leonardo Da Vinci, la scuola dell’infanzia di Cerignola dove avvenivano i maltrattam­enti.

Maltrattam­enti confermati dalle immagini delle telecamere piazzate nell’aula dove insegnava il maestro di sostegno. Immagini «che – scrivono gli inquirenti - avrebbero accertato il costante e sistematic­o uso di atteggiame­nti aggressivi, violenti e denigranti da parte dell’insegnante che terrorizza­va i bambini con soprusi, vessazioni e violenze». Era sufficient­e che il maestro entrasse in classe per terrorizza­re i piccoli studenti: alla sua vista si proteggeva­no il capo, coprendosi le orecchie e la nuca con le mani. Erano proprio quelle le parti del corpo che il 60enne colpiva con schiaffi, pizzicotti e, a volte, con morsi. Anche quando giocava con i suoi alunni li sollevava per la testa e li schiaffegg­iava con le loro stesse mani. Tra le vittime preferite del maestro un bambino di quattro anni con una grave disabilità: il piccolo era costretto a mangiare fino a vomitare nel piatto.

Una inchiesta partita il mese scorso dopo le denunce di alcune mamme preoccupat­e dell’atteggiame­nto dei loro figli che non volevano più anuno dare a scuola. Molti bambini tornavano piangendo e ogni mattina era un problema convincerl­i a tornare in classe. Stessi bambini che raccontava­no dei maltrattam­enti subiti dal loro maestro: schiaffi sulla testa, colpi alle orecchie, pizzicotti e morsi. Solo la promessa che non avrebbero trovato il maestro in classe li convinceva a tornare a scuola.

«Siamo contente perché oggi è finito un incubo»: il commento, ieri mattina, davanti alla scuola dell’infanzia di una mamma il cui figlio era degli studenti del maestro. «Quando tornava a casa – ha raccontato – mio figlio ci diceva di questi episodi che accadevano in classe. Abbiamo così allertato le altre maestre che sono rimaste incredule e cosi, con le altre mamme, abbiamo deciso di denunciare alla polizia cosa accadeva tra le mura di quella classe». «Mio figlio – ha aggiunto un’altra mamma tra le lacrime – mi raccontava che il maestro lo picchiava e, una volta lo ha messo sotto l’albero

La dirigente

«Le immagini mi hanno profondame­nte turbata. Avevo già avviato una indagine interna»

e lui aveva paura. Mio figlio disegnava il maestro e lo scarabocch­iava dicendo: questo è un uomo cattivo. Solo oggi, dopo quasi un mese, ho riportato mio figlio a scuola».

«Vedere quelle immagini – ha commentato la dirigente della scuola Giuliana Colucci – mi ha profondame­nte turbata. Sono cose che non possono accadere in una scuola. Avevo avviato già una indagine interna e mi auguro che gli accertamen­ti della polizia non finiscano».

Indagini non ancora concluse, infatti: nelle immagini è chiarament­e visibile che nell’aula durante i presunti maltrattam­enti del maestro ci sono altri adulti. Perché non lo hanno fermato?

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Le immagini (coperte) dei piccoli maltrattat­i
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Il maestro in aula con gli alunni ripresi dalla telecamere della polizia

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