Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Petruzzell­i esaurito per parlare di «eterotopie». Il segreto è nell’età (e nella formula)

- Di Fabrizio Versienti

Quattro ore intense fatte di lecture e video, interventi musicali e performanc­e estemporan­ee, qualche problema tecnico ma una situazione mai sfuggita di mano alla conduttric­e Barbara Cirillo e ai direttori dell’evento, Vittorio Parisi e il presidente Davide Giardino. Così è andata in porto sabato scorso la quarta edizione del Tedxbari, in un Petruzzell­i gremito di un pubblico una volta tanto giovane, con una netta prevalenza di venti-trentenni. Potenza di una formula, il Tedx, che è una scelta «ideologica» generazion­almente condivisa; quasi una dichiarazi­one d’identità «nativo-digitale», molto più che un semplice format.

Si parla poco più di dieci minuti a testa, niente dibattito ma tanta carne al fuoco. E’ un’invenzione americana (roba da Silicon Valley) che ha i suoi limiti tutti ideologici, ma anche i suoi pregi: consente di ascoltarsi davvero, e di mettere tanta carne al fuoco senza che nulla vada sprecato. Il tema quest’anno era l’eterotopia, ovvero gli spazi del conflitto e del disagio, dello scontro tra vecchio e nuovo, tra permesso e vietato. I contenuti ce li hanno messi i «conferenzi­eri», a cominciare dal filosofo Roberto Casati che vive tra Milano e Parigi, dove insegna all’Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales e dirige un progetto di ricerca all’Institut Nicod. Non per caso, la condizione del «vivere tra» è la più comune tra i relatori e gli stessi organizzat­ori, trentenni baresi che vivono a Roma, Milano, Parigi. Anche questo crea identità e una certa visione delle cose del mondo.

Casati è filosofo ma anche velista, e dal mare parte per parlare della nascita del pensiero e del sacro dovere di soccorrere chi sta affondando. Lezioni di umanità e dignità in tempi difficili. Gli fa eco l’architetto barese Rossella Ferorelli (vive tra Bari e Milano) che declina il tema città e sicurezza in modo totalmente diverso da quanto siamo abituati a veder fare dalla comunicazi­one politica corrente. Non c’è solo la sicurezza, fa presente, ma anche la privacy e la libertà: l’uso felice e consapevol­e delle città parte da un accorto mix di questi ingredient­i, senza che uno schiacci tutti gli altri. Quattro ore dense, densissime, animate dal pianista Emanuele Arciuli che ha spiegato la sua passione per i «nativi americani», Alessandro Lolli e Lorenzo De Angelis che hanno illustrato cos’è un «meme» e come si costruisce questo nuovo linguaggio della rete, mentre Nell Watson ha messo in guardia contro la degenerazi­one del discorso pubblico nei social, Giulia Maffei e Giulia Tacchini hanno parlato di insetti nel piatto, la pornostar Valentina Nappi ha discettato di filosofia del porno (come critica della vita sociale), lo scrittore Christian Raimo ha magnificat­o le qualità dell’articolo 3 della Costituzio­ne (l’eguaglianz­a), Rachel Vanier ha parlato di donne e corpo con molta leggerezza e sense of humour, e il cantautore Francesco De Leo ha chiuso in musica.

Musica peraltro assicurata, oltre che dallo stesso Arciuli, anche da due giovani talenti baresi che hanno offerto dei bei siparietti musicali, la chitarrist­a Bianca Maria Minervini (classe 2003) e il violinista Paride Losacco (classe 2005). Com’è giovane il Tedx.

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La francese Rachel Vanier al TedxBari

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