Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Natale solidale per regalare un sorriso
Tavole imbandite di ogni bontà, clown tra i bambini ammalati e orfani, donazioni di sangue Sono solo alcune delle iniziative organizzate nel Mezzogiorno per aiutare i meno fortunati
ANatale la cosa più importante è regalare un sorriso. Specialmente a chi è meno fortunato. Niente consumismi e formalismi. Il Natale è una questione di cuore, quale che sia la propria fede religiosa. E con questo spirito, immerso nell’atmosfera tipica delle feste, inizia per il quarto anno consecutivo “Il tuo sorriso, il dono più prezioso”, progetto solidale che unirà la Puglia con l’Abruzzo, la Basilicata, la Calabria e la Campania attraverso una serie di iniziative benefiche e un ricco programma di appuntamenti per portare gioia e serenità a chi è in difficoltà.
Anche quest’anno il Rapporto Svimez ha evidenziato la sofferenza sociale di un Sud che arranca e di un tessuto sociale composto da moltissime famiglie italiane che devono fare i conti con la povertà che avanza. A emergere è anche l’aumento della povertà sanitaria, la difficoltà crescente di molti italiani, anche giovani e giovanissimi, di potersi curare. E le imprese possono e devono fare la loro parte. Ed è proprio con questo spirito che nasce questa iniziativa organizzata da Despar Centro Sud. «Ogni giorno tocchiamo con mano un territorio che soffre e nel quale le incertezze contribuiscono a scardinare l’equilibrio delle famiglie — spiega Pippo Cannillo, presidente e ad di Despar CentroSud —. Con il nostro fitto calendario di iniziative natalizie, tutte orientate all’impegno per il sociale, ci prefiggiamo l’obiettivo di restituire quello che molti, durante tutto l’anno, hanno perso: il sorriso. Unirsi intorno a una tavola, condividere lo stesso pasto e trascorrere dei momenti insieme, in armonia con lo spirito natalizio, va a incastonarsi nei valori che l’azienda persegue e promuove da sempre. Il mese di dicembre coincide con la conclusione di un percorso durato tutto l’anno: Despar, profondamente legata al territorio in cui opera, è stata infatti promotrice di diverse attività in sinergia con associazioni no profit locali e nazionali». Il sorriso coinvolgerà così anche gli Ospedali pediatrici di Bari e Barletta, dove gli esperti di clown-terapia intratterranno i piccoli degenti e doneranno loro i caratteristici pacchettini di Natale. Il fascino di Babbo Natale arriverà anche negli orfanotrofi e in comunità educative per minori. Come avverrà a Corato, dove con uno spettacolo a tema i piccoli ospiti delle comunità potranno assaporare la bellezza del Natale e la dolce attesa per i numerosi doni pronti a essere scartati. Ma non solo. Il Natale di Despar si rivolge anche a chi ha bisogno di sangue: infatti si ripeterà anche l’ormai consueto appuntamento con l’Avis in cui, i dipendenti del Gruppo Maiora con sede a Corato, in provincia di Bari, effettueranno una donazione di sangue. Nel frattempo, Maiora, concessionaria del marchio Despar per il Centro-Sud, ha dato il via anche a una collaborazione con “I Bambini delle Fate” per il progetto “Abilitiamo – Sport Insieme”, che ha l’obiettivo di proporre attività sportive per i ragazzi affetti da autismo e disturbi generalizzati dello sviluppo, cercando di migliorarne la qualità della vita creando, al di fuori dell’ambito familiare e riabilitativo, uno spazio che possa essere arricchito di esperienze gratificanti ed efficaci per lo sviluppo e per il benessere psicofisico. E poi, il 20 dicembre ci sarà la “Tavola della speranza”, grande cena che si svolgerà in ben 11 Comuni di tutte le regioni del Mezzogiorno in collaborazione con le associazioni e le Caritas Diocesane pugliesi di Trani, Barletta, Corato, Terlizzi, le campane di Marigliano, quelle lucane di Matera e Melfi, abruzzesi di Pescara e calabresi di Cosenza, Vibo Valentia e Lamezia Terme, e con il prezioso aiuto dei referenti parrocchiali dei vari centri in cui Despar opera, permetterà a quasi 4.000 (circa 350 per Comune) tra poveri, senza tetto e richiedenti asilo lontani dal proprio Paese e dai propri cari di sedere a una grande tavola apparecchiata e imbandita per gustare una cena dal sapore speciale. Non importa di che religione siano, ovviamente. Anzi, le differenze religiose e le abitudini culturali saranno rispettate con menu studiati appositamente per le varie etnie degli ospiti, nel pieno spirito della condivisione e dell’armonia.