Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Il dg Migliore: «Visite private, al Policlinico già intervenuti»
Quasi un colpo di scena. Almeno uno dei dieci direttori generali (tra Asl, Irccs e aziende ospedaliere miste) si è attivato per monitorare l’attività libero professionale dei medici ai fini della riduzione delle liste d’attesa. È il nuovo dg del Policlinico di Bari, Giovanni Migliore. Interpellato – nel corso dell’inaugurazione del nuovo Pronto soccorso – sulle proposte avanzate per ridurre le liste d’attesa, ha replicato in maniera inaspettata. Il Policlinico una iniziativa l’ha già assunta. «Quale? Quella prevista dal regolamento regionale». Ossia il numero 2 del 2016. «Ho chiesto agli uffici – dice Migliore – di verificare l’alpi (l’attività libero professionale intramoenia, ndr). La verifica ha comportato un ulteriore monitoraggio; in seguito abbiamo avviato una procedura di contestazione ad alcuni medici». Tradotto: prestazioni private eccessive in rapporto alle liste d’attesa istituzionali. In seguito a tale contestazione, finalizzata a ridurre le prestazioni private, quei pochi medici anziché proseguire nel contradditorio, hanno preferito rinunciare all’attività intramoenia. Insomma, le norme per agire ci sono. Il regolamento prevede la programmazione dell’attività privata, il monitoraggio delle attese, i comitati paritetici mediciAsl. Proprio a queste norme farà riferimento l’«atto di indirizzo» che il governatore Michele Emiliano si appresta ad inviare ai manager Asl. È un modo per evitare di approvare la proposta di legge di Fabiano Amati. Che, invece del monitoraggio e dell’intervento del manager, prevede l’automatica sospensione dell’attività privata in caso di liste d’attesa troppo lunghe. La proposta non andrà in Aula prima della fine di gennaio. Dunque c’è tutto il tempo perché Emiliano emani l’atto di indirizzo.