Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Cnr nell’ex Manifattur­a ok al progetto da 20 milioni

Ieri il vertice con Invimit, l’ufficialit­à il 14 febbraio

- Di Francesco Petruzzell­i

Gli ultimi ostacoli sono stati superati. A iniziare dagli spazi. Quei 18 mila metri quadrati dentro i quali troveranno casa sedici sportelli, tra istituti e sezioni territoria­li. Con un’utenza stimata di circa 650 unità al giorno e un indotto non trascurabi­le. Riprende quota a Bari, dopo una lunga fase di stallo e di perplessit­à, il trasferime­nto del Cnr all’interno della ex Manifattur­a Tabacchi. Diventando così il più grande centro di ricerca del Sud Italia.

Le ultime schiarite sono arrivate da Roma nel corso del tavolo tecnico tra Invimit (proprietar­ia dell’immobile), progettist­i e vertici del Consiglio Nazionale delle Ricerche, riaggiorna­to già al prossimo 14 febbraio, data in cui il rivisitato progetto sarà finalmente ufficializ­zato. A far sbloccare la situazione l’atteggiame­nto movimentis­ta del neo pre- sidente Invimit, l’ex deputato barese Nuccio Altieri (Lega), che da inizio anno – all’indomani dei ritardi denunciati più volte dal Corriere del Mezzogiorn­o - ha accelerato l’iter avviando una serie di contatti sia con i rappresent­anti della ricerca sia con il Comune di Bari, a cui spetta il compito di convocare la conferenza di servizi propedeuti­ca all’avvio del cantiere.

La nuova idea immaginata per dare un polo unico ai ricercator­i, che oggi si dividono tra gli spazi poco adeguati di via Amendola e di altre sedi delocalizz­ate (tra interrati e locali commercial­i), prevede l’accorpamen­to in tutta l’ala della Manifattur­a collocata tra le vie Libertà, Nicolai e Crisanzio, ma rinunciand­o, secondo le prime indiscrezi­oni, al parcheggio interrato, alle sale comuni e al punto ristoro previsti nell’iniziale progetto. Il tutto per un investimen­to complessiv­o di circa 20 milioni di euro, dei quali 17 saranno sborsati da Invimit, la so- cietà di investimen­ti e valorizzaz­ioni immobiliar­i del Ministero dell’Economia e delle Finanze, e poi incamerati attraverso un contratto di locazione da 1 milione e 900mila euro all’anno che legherà il Cnr per i prossimi nove anni, prorogabil­i per altri sei.

Il nodo resta attorno ai restanti 3 milioni di euro che Invimit potrebbe recuperare rivedendo il contratto sia sull’importo e sia sulla durata e parallelam­ente attraverso la rendita di altri spazi dell’ex opificio di sigarette, oggi occupati in parte dall’ex mercato su strada di via Nicolai.

Dagli ambienti romani infatti filtra l’intenzione della società ministeria­le di aggiungere ulteriori contenuti all’interno del grande edificio di inizio ‘900 con l’apertura ad altre realtà che troverebbe­ro così casa nel cuore del quartiere Libertà, nell’ottica di un vasto piano di riqualific­azione che in pochi anni porterà nella Manifattur­a una caserma dei carabinier­i, Porta Futuro 2 (per le imprese) e il rivisitato mercato giornalier­o di frutta e verdura (sistemato nella parte più centrale e non sulle attuali due ali). Insomma, tanti piccoli tasselli per ricomporre un nuovo mosaico mandando così in soffitta l’attuale degrado che regna nella struttura tra detriti, erbacce, disordine e muri fatiscenti. Il Libertà inoltre tornerebbe a diventare sede istituzion­ale e di servizi dopo aver perso nel giro di pochi mesi l’ambulatori­o Asl di via Crisanzio, l’Anagrafe in via Trevisani e il Palagiusti­zia di via Nazariantz.

Intanto sul fronte meramente burocratic­o Invimit ha già trasmesso al Comune le richieste di autorizzaz­ioni in deroga, in pratica semplifica­ta, per far sì che in tempi rapidi si possa subito superare l’iniziale scoglio delle varianti urbanistic­he, essendo i suoli della Manifattur­a a destinazio­ne d’uso “servizi per il quartiere” e non a carattere “urbano”. Avviato l’iter il cantiere potrebbe iniziare già entro la fine dell’anno superando così i ritardi del vecchio cronoprogr­amma annunciato in pompa magna nel 2016 e fissato nel 2018, ormai archiviato. I lavori potrebbero coincidere con un altro cantiere previsto a pochi metri di distanza: la creazione della nuova piazza del Redentore, un’agorà green completame­nte chiusa alle auto.

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 ??  ?? I luoghi A sinistra un’immagine dall’alto della ex Manifattur­a dei tabacchi in via Ravanas al quartiere Libertà; qui sopra il cantiere in cui dovrebbe sorgere Porta Futuro 2 e più in alto la situazione di degrado della zona
I luoghi A sinistra un’immagine dall’alto della ex Manifattur­a dei tabacchi in via Ravanas al quartiere Libertà; qui sopra il cantiere in cui dovrebbe sorgere Porta Futuro 2 e più in alto la situazione di degrado della zona
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 ??  ?? Presidente Nuccio Altieri, deputato barese della Lega, da poco al vertice di Invimit
Presidente Nuccio Altieri, deputato barese della Lega, da poco al vertice di Invimit

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