Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Ciak, si cambia lo statuto per la promozione di Vaccari all’Apulia Film Commission

Fedelissim­o di Emiliano, guidò il Petruzzell­i che poi finì al dissesto

- Di Vito Fatiguso

Dopo Cesare Veronico a Puglia Sound (musica), Elio Sannicandr­o all’Asset (territorio), Luca Scandale a Puglia Promozione (turismo), Gianfranco Grandalian­o all’Ager (rifiuti), Antonio Vasile ad Adp (aeroporti) e Rocco De Franchi (nello staff dei consiglier­i del presidente con delega all’Ambiente), ecco un altro fedelissim­o del governator­e pugliese Michele Emiliano, sin dai tempi in cui era sindaco del Comune di Bari. Sebbene non ci sia ancora un provvedime­nto ufficiale, nei corridoi dell’Apulia Film Commission si parla di una presidenza targata Giandomeni­co Vaccari. Si tratta dell’ex soprintend­ente del teatro Petruzzell­i nell’epoca sfociata con il commissari­amento della Fondazione, affidato a Carlo Fuortes. È stato il periodo delle polemiche, degli esposti alla magistratu­ra e dei costi fuori controllo che hanno portato la Fondazione al dissesto.

Vaccari attualment­e è direttore artistico e presidente dell’Orchestra Sinfonica di Lecce e del Salento. Si tratta di una realtà che, come molte altre, accusa difficoltà legate alle risorse necessarie per proseguire l’attività. Ma perché l’ipotesi Vaccari? L’abbinament­o del nome spunta dall’iter procedural­e che Apulia Film Commission sta adottando per rinnovare i vertici il cui mandato è scaduto all’inizia di febbraio. A quanto pare il prossimo 19 febbraio è stata convocata l’assemblea dei soci della Fondazione con, all’ordine del giorno, il rinnovo delle cariche e modifiche statutarie. Si scopre così che tra le opzioni spunta la variazione di una disposizio­ne contenuta nell’atto costitutiv­o che indica il numero massimo dei mandati ricoperti da un componente del consiglio d’amministra­zione:

Presidente al posto di Sciarra L’ex soprintend­ente del teatro barese ha già svolto due mandati come consiglier­e della stessa agenzia. Assemblea il 19 febbraio

si passerebbe da due a tre. Il motivo? Nella lista dei consiglier­i c’è proprio Vaccari che ha svolto due mandati (ed è l’unico ad aver ricoperto per più di una volta l’incarico). Si modificher­ebbe lo statuto per spianare la strada alla nomina. L’indicazion­e, a quanto pare, è arrivata dall’assessora Loredana Capone.

L’assemblea è stata convocata dal presidente uscente Maurizio Sciarra che evidenteme­nte non sarà riconferma­to. In più c’è stato un tentativo, per via di un’altra modifica statutaria, di delegare tutti i poteri al direttore generale. L’opzione è stata stoppata per evidenti violazioni dei principi di divisione e controllo dei poteri. In assemblea, quindi, sarà portata una versione soft che ha archiviato il tentativo di assegnare al direttore la nomina diretta dei consulenti, i componenti delle commission­i di gara (anche Film Fund) e dei responsabi­li unici del procedimen­to. Sul compenso nulla ancora è dato sapere. Certamente si parte dagli attuali 35 mila euro lordi assegnati al presidente (le altre cariche non prevedono pagamenti). Ma chissà. Anche questa disposizio­ne potrebbe essere modificata. Lo sanno bene Simeone Di Cagno Abbrescia, nominato a capo dell’Acquedotto Pugliese passando da un cda da tre a cinque componenti, o Massimo Cassano (esponente storico di centrodest­ra) che ha raccolto l’eredità di Vito Pinto alla guida dell’Arpal (Agenzia per il lavoro).

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