Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
La primavera del Teatro pubblico va in scena dal Gargano al Salento
Il presidente D’Urso: «In Puglia 400 appuntamenti da San Valentino a Pasqua»
Un cartellone unico dal Gargano al Salento con una ricca offerta di prosa, danza, musica, teatro per ragazzi in pomeridiana per le famiglie, teatro ragazzi per le scuole, laboratori e attività di promozione del pubblico sul territorio. Il Teatro Pubblico Pugliese mostra i muscoli, in vista di un periodo particolarmente intenso della stagione in corso: «400 appuntamenti da San Valentino a Pasqua» (21 aprile) è lo slogan scelto per presentare le attività che animeranno i contenitori culturali nei 50 Comuni soci del consorzio regionale.
«Il teatro in Puglia non conosce stagioni – ha spiegato l’assessore regionale alla Cultura, Loredana Capone – abbiamo cercato di far dialogare le diverse programmazioni, prima ognuno faceva da sé, oggi facciamo sistema e proponiamo un prodotto culturale e turistico a chi viene a visitare la Puglia». Dalle Parole di cartone di Moni Ovadia al Don Chisciotte di Alessio Boni, dal Dracula di Sergio Rubini alla Veronica Pivetti di Viktor und Viktoria, da Fabbrica di e con Ascanio Celestini al Manuale di volo per uomo di Simone Cristicchi, poi Il pomo della discordia di Carlo Buccirosso, il Leonardo di Vittorio Sgarbi, Churchill di Giuseppe Battiston, Baricco, Manuel Agnelli, passando per i tanti artisti e compagnie pugliesi in cartellone, Amleto di Michele Sinisi, Elisa Barucchieri, Vico Quarto Mazzini, Teatro dei Borgia, Crest, Teatri di Bari, Koreja, Compagnia del Sole, Licia Lanera e tanti altri (mappa e info sul sito www.teatropubblicopugliese.it).
«È la prima volta che c’è una presentazione pubblica della nostra attività - ha chiarito il neopresidente del Tpp, Giuseppe D’Urso – i dati positivi ci obbligano a fare passi avanti con grande attenzione al territorio, cercando di incrementare i nostri soci e intercettando nuovo pubblico, puntando soprattutto ai giovani. Il teatro rappresenta ancora un riferimento, un luogo di confronto e aggregazione, un luogo in cui sperimentare». I dati parlano di un +7% di spettatori nell’ultimo triennio e di un +5% nel 2018 rispetto al 2017 in Puglia. Lo scorso anno sono state 853 le recite per 182 mila spettatori, 70 i laboratori per pubblico, bambini e famiglie, 55 le compagnie pugliesi in cartellone. Inoltre, aggiunge Capone, «fondazione Symbola ci dice che la Puglia è seconda solo all’Emilia Romagna per numero di cooperative e doppia altre regioni per i lavoratori nel settore cultura».
Prossimo passo: ragionare sulle nuove politiche teatrali confrontandosi con best practice italiane e internazionali all’interno di un Forum in primavera, una due giorni in cui il teatro pugliese si chiama a raccolta per raccontarsi e tirar fuori le criticità su cui ragionare insieme per progettare. «La nostra – ha aggiunto l’assessora - è una strategia che ha rafforzato i teatri, li ha resi attrattivi aumentando l’offerta in modo da stimolare la domanda. Presto presenteremo anche un progetto rivolto al pubblico che punta all’inclusione sociale e territoriale».
Il prossimo passo
Un forum di due giorni sulle politiche teatrali, per confrontarsi e progettare