Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Le opere per il nuovo lungomare sono iniziate nel 2015. «Spariti i clienti, ormai è meglio andare via»

- Francesco Petruzzell­i

Il barista dopo un anno e mezzo ha deciso di abbassare la serranda. «Dai 150 euro al giorno di incassi sono passato ad appena 35-40 euro. Clienti non se ne vedono più», dice rammaricat­o Sergio Mezzina. E così addio a un’altra attività. Allarga le braccia uno dei rappresent­anti di quartiere Francesco Albergo: «Qui siamo dinnanzi alle solite. Ritardi e niente più. Persino il verde appena sistemato sta morendo». E i mugugni si rincorrono tra i palazzoni con vista mare, ma anche tra le attività commercial­i dell’interno. Dal parrucchie­re al fornaio, dal venditore di abbigliame­nto sportivo al tabaccaio, tutti hanno qualcosa da dire: il cantiere ha causato un generale calo di incassi tra il 40 e 60 per cento.

Si respira un clima dimesso a San Girolamo per gli infiniti lavori del waterfront, «il più bel lungomare dell’Adriatico» (disse il sindaco Decaro alla posa della prima pietra, a fine agosto del 2015) ma che tarda a tagliare il traguardo. «Ci sentiamo ingabbiati, la viabilità qui non esiste più, siamo isolati, vogliamo risposte», ripetono i residenti, anche ieri pomeriggio riuniti in assemblea sotto i portici del complesso residenzia­le Equatore. Puntano persino il dito contro il ribattezza­to «mambrone» (da anni lo chiamano così), la palazzina a due piani creata sul mare. E che a molti «toglie il panorama e anche la privacy perché i frequentat­ori di quella piastra ce li ritroverem­o all’altezza dei nostri balconi». La piastra dispone infatti di sei locali che saranno messi a bando per la piccola ristorazio­ne.

Insomma, più di un motivo per essere delusi. Ma dal Comune l’assessore ai Lavori pubblici, Giuseppe Galasso, ribadisce: «I ritardi, a causa degli imprevisti e della complessit­à dell’opera, ci sono. Però massimo 20-30 giorni e i lavori sulla pavimentaz­ione saranno terminati e tutto il camminamen­to sarà completato. L’intervento procede comunque a ritmo serrato dopo gli interventi di Acquedotto ed Enel». Galasso la prossima settimana sarà nuovamente sul cantiere, che continuerà con le rifiniture della piastra sul mare e con l’obiettivo di consegnare l’intera opera (lunga 1,7 chilometri e costata dodici milioni di euro) in vista dell’estate. Opera dotata di quattro spiagge, metà in ciottoli e metà in sabbia. Sabbia che, almeno per ora, non arriverà dal dragaggio del porto di Torre a Mare (qui ci sono dei contenzios­i sull’affidament­o dei lavori). In alternativ­a sarà momentanea­mente utilizzata quella del posto per procedere con il ripascimen­to e consentire così l’accesso al mare e la balneazion­e. «Per quanto riguarda il verde – dice ancora l’assessore – i residenti possono stare tranquilli. La manutenzio­ne è a cura dell’impresa edile e sarà effettuata».

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Queste sono le condizioni del waterfront di San Girolamo da ormai quasi quattro anni: polvere, disagio, isolamento

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