Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

La ragnatela di Emiliano per ricostruir­e la coalizione

Politica Le manovre in corso dopo il rinvio delle primarie. Domani la segreteria Pd con i parlamenta­ri ostili

- Di Francesco Strippoli

Il primo tempo è finito in pareggio. Ma è naturale chiedersi cosa succederà nel centrosini­stra regionale dopo il rinvio delle primarie a data da destinarsi. A cominciare dalla ragnatela che sta tessendo il governator­e Michele Emiliano per riportare a più miti pretese gli avversari interni. Intanto domani nuova riunione della segreteria Pd.

Il primo tempo è finito in pareggio. Michele Emiliano e i suoi avversari chiudono questa fase in parità. Da un lato il governator­e arretra e deve capitolare sulla richiesta di primarie-lampo da celebrarsi con largo anticipo sulle elezioni. Dall’altro, proprio la marcia indietro di Emiliano toglie dalla discussion­e uno degli argomenti impugnati dagli avversari: quello di indire «finte primarie» allo scopo di farsi incoronare come ricandidat­o per il 2020.

La decisione del presidente della Regione è frutto di una ragnatela di consideraz­ioni. Dal punto di vista degli emilianist­i è manovra ben accorta. Con l’unico difetto, tuttavia, di essere arrivata tardi: fosse stata partorita prima, sarebbe stato colto come genuino atto di resipiscen­za.

Invece è arrivata giovedì sera, dalla voce del governator­e. Il quale si era incontrato poco prima con il segretario del Pd, Marco Lacarra, suo sostenitor­e. Ed è stato proprio il parlamenta­re a fargli notare la circostanz­a più evidente: a pochi giorni dalla scadenza (10 febbraio) della presentazi­one delle candidatur­e per le primarie, nessuno aveva avviato la raccolta delle firme. Dunque: l’esito era scontato, Emiliano sarebbe stato ricandidat­o d’ufficio e questo ne avrebbe intaccato oltre misura l’autorevole­zza. Avrebbe vinto cioè per un sotterfugi­o e non per l’esercizio di una forza politica. Circostanz­a che avrebbe radicalizz­ato le posizioni degli avversari di Emiliano.

In secondo luogo: proprio giovedì, mentre il governator­e parlava, il suo (ex) partito da Roma, intimava di non celebrare primarie che potessero intralciar­e il congresso Dem. Un eventuale atto di insubordin­azione avrebbe reciso il sottile filo che ancora lega Emiliano al Pd. Prendere tempo consente di tagliare le unghia agli avversari pugliesi. E in più di vedere come finisce il congresso del Pd. Il governator­e appoggia Zingaretti e se quest’ultimo diventasse segretario farebbe opera di persuasion­e e pacificazi­one in Puglia.

C’è, infine, il calcolo aritmetico. Il governator­e non intende privarsi di quel pezzo di coalizione che ora gli è ostile. Lo ha ribadito ieri: «La frattura si deve ricomporre, la sinistra ha bisogno di unità». Ora si attende che il tavolo di lavoro istituito per redigere le regole delle primarie, sforni i primi risulta- ti. E dopo, magari tra qualche settimana, potrebbe venire fuori una nuova data per i gazebo.

Gli anti-emilianist­i confermano la riunione del 23 a Bari. Saranno capitanati dal presidente dell’associazio­ne la Giusta causa, Michele Laforgia. E dai leader delle due forze politiche che hanno finora disertato il tavolo del centrosini­stra: Nicola Bavaro (SI) e Dario Stefàno (Puglia in più). Nell’eterogenea platea che si riunirà il 23 convivono due gruppi: coloro che vogliono superare la stagione di Emiliano e coloro che si accontenta­no di condiziona­rlo. Hanno ottenuto il riconoscim­ento (implicito) da parte di Emiliano. Il quale fino a pochi giorni prima evocava, invece, il «complotto» tra Renzi e Vendola. Mentre, come si vede, la questione è molto più estesa di una congiura. Dove vogliono arrivare gli anti-emilianist­i? «La sospension­e delle primarie – dice Bavaro – non ci dice molto. Al tavolo di coalizione siamo assenti da tempo. Ora ci prepariamo a rispondere all’appello di un gruppo di associazio­ni. Dove andiamo? Non sono io a deciderlo. Ma è la politica. E la politica non ha esiti predetermi­nati».

«Noi – commenta Lacarra – siamo per il dialogo. Se il problema erano le primarie, le primarie sono sospese. Se il problema era il programma, la coalizione ha concordato una riflession­e per la fine legislatur­a e per il 2020». Domani nuovo round, con la segreteria del Pd allargata ai parlamenta­ri. Sarà interessan­te ascoltare la voce di Stefàno, senatore Dem e leader di Puglia in più, fiero oppositore di Emiliano. Il primo tempo è chiuso in pareggio, ma la partita non è finita.

Incontro Anche deputati e senatori presenti al vertice dei dem pugliesi a Bari

 ??  ?? Il governator­e Michele Emiliano
Il governator­e Michele Emiliano
 ??  ?? L’autore del dietrofron­t Il governator­e pugliese Michele Emiliano
L’autore del dietrofron­t Il governator­e pugliese Michele Emiliano
 ??  ?? La Giusta Causa Michele Laforgia
La Giusta Causa Michele Laforgia
 ??  ?? Anti-governator­e Dario Stefàno
Anti-governator­e Dario Stefàno
 ??  ?? Sinistra Il segretario Nico Bavaro
Sinistra Il segretario Nico Bavaro
 ??  ?? Il parlamenta­re Ubaldo Pagano
Il parlamenta­re Ubaldo Pagano
 ??  ?? Gestore del caso Matteo Orfini
Gestore del caso Matteo Orfini
 ??  ?? Il segretario Pd Marco Lacarra
Il segretario Pd Marco Lacarra

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