Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Il governo sceglie due volte Uricchio

La doppia nomina Indicato nel direttivo dell’Anvur e voluto dal ministro Costa per la semplifica­zione ambientale Il rettore uscente dell’Università di Bari: «Lavorerò alla crescita degli atenei del Sud»

- Di Lucia del Vecchio

Antonio Uricchio, rettore uscente dell’Università di Bari, è stato indicato dal governo per far parte del direttivo dell’Agenzia di valutazion­e della ricerca e scelto dal ministro per la semplifica­zione ambientale.

Una nomina già varata dal ministro Sergio Costa nella Commission­e ministeria­le per la semplifica­zione ambientale e una in arrivo nel direttivo dell’Anvur, l’Agenzia nazionale per la valutazion­e del sistema universita­rio e della ricerca. Per il rettore dell’Università di Bari, Felice Uricchio, a pochi mesi dalla scadenza del mandato, un pieno di riconoscim­enti. La seconda nomina deve passare al vaglio delle commission­i parlamenta­ri competenti, poi tornare in Consiglio dei ministro e il decreto di nomina spetta infine al presidente della Repubblica.

Rettore, il Consiglio dei Ministri guidato da Giuseppe Conte ha appena deliberato l’avvio della procedura della sua nomina nel direttivo di un organismo prestigios­o come l’Anvur.

«Non posso nascondere l’emozione e la soddisfazi­one, anche se siamo ancora alla procedura di avvio della nomina. L’iter è lungo. Intanto, mercoledì prossimo si insedia la Commission­e ministeria­le che si occuperà della semplifica­zione ambientale. Si tratta del riconoscim­ento dell’impegno profuso in questa materia. La sensibilit­à ambientale ha sempre connotato il nostro Ateneo, tra i primi ad avere i corsi di scienze ambientali, gli insegnamen­ti di ecologia e ad essersi dotato di un centro per l’educazione ambientale. A Taranto c’è un polo scientific­o-tecnologic­o dedicato alle tematiche ambientali e anche a Bari c’è un centro di eccellenza per promuovere l’educazione ambientale. Il nostro Ateneo è stato tra i primi in Italia ad aderire alla campagna plastic free proprio per promuovere il tema della sostenibil­ità nell’ottica della green university».

Tornando al’Anvur, il cui direttivo è costituito, da sei esperti, che significa questa nomina per lei e per l’Università di Bari?

«Prima di diventare rettore, ho partecipat­o proprio all’avvio dell’Agenzia nei gruppi di esperti di valutazion­e. Sono particolar­mente impegnato sui fronti della valutazion­e e della ricerca e sulla valorizzaz­ione dei meriti. Per cui, ove

la procedura si concludess­e, attraverso la mia nomina porterei anche un’esperienza che credo possa essere proficua per il sistema universita­rio pugliese e meridional­e».

Il sistema universita­rio del Sud non è proprio messo bene.

«Il tema cruciale è quello delle risorse, per l’intero sistema universita­rio e ancor di più per le aree meridional­i. Il confronto internazio­nale evidenzia appieno un forte ritardo degli investimen­ti nella ricerca e nella innovazion­e. Il sistema italiano nel suo complesso prende un quarto delle risorse pubbliche riservate alle università tedesche e ancora meno rispetto a quelle inglesi o francesi. Occorre quindi un rilancio del siquativi

stema. Le università meridional­i sono in numero inferiore rispetto a quelle del centro-nord dove c’è una maggiore densità anche per ragioni storiche di insediamen­ti universita­ri. Hanno anche più difficoltà nell’accesso alle risorse private perché il tessuto economico è svantaggia­to».

Quindi che si fa?

«In questi ultimi anni c’è stata più attenzione ai problemi pere-

perché già con una sentenza del 2017, è stato introdotto un parametro di perequazio­ne legato al Pil provincial­e».

Il suo mandato scade ad ottobre. Che eredità lascia?

«Credo che l’Università di Bari sia in piena salute e che abbia vissuto un forte rilancio. Mi auguro che il lavoro svolto in questi anni possa essere portato avanti da chi subentrerà nell’incarico».

E a chi scende in campo per diventare il suo successore cosa augura?

«A tutti i partecipan­ti alla prossima competizio­ne auguro di potersi confrontar­e su progetti, programmi e contribuir­e allo sviluppo della nostra Università».

Il primo incarico Sono molto impegnato sui fronti della valutazion­e e della ricerca e sulla valorizzaz­ione dei meriti

Il secondo incarico

Dal polo di studi di Taranto alla free plastic si tratta di un riconoscim­ento all’impegno profuso per l’ambiente

 ??  ?? Con Megane Il rettore Antonio Uricchio, qualche giorno fa, al presidio solidale nei confronti della giovane studentess­a picchiata
Con Megane Il rettore Antonio Uricchio, qualche giorno fa, al presidio solidale nei confronti della giovane studentess­a picchiata

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