Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
FILO DIRETTO
«Caro Professore, apprezzo i suoi interventi sul “Corriere” per cui mi permetto di chiederle un consiglio su problemi che mi affliggono dall’età di 15 anni, quando i miei genitori mi portarono da uno psichiatra che mi parlò di “disturbo ossessivo compulsivo”. Avevo, infatti, l’esigenza impellente di lavarmi le mani cento volte al giorno, di raccogliere e conservare tutti i miei appunti, di essere perfezionista (lo era anche mia madre). Oggi ho 45 anni e, purtroppo, sono molto peggiorata, nonostante anni di psicoterapia e tanti farmaci, dagli antidepressivi agli antipsicotici, ai cosiddetti stabilizzatori (depakin, lamotrigina, ecc.). Sono diventata obesa e mi stimo pochissimo. Ho letto recentemente su internet di una nuova tecnica chiamata “transcranic magnetic stimulation”. È davvero utile e dove potrei rivolgermi per provarla? Grazie». Francesca
«Gentilissima Francesca, la sua storia è molto simile a quelle di circa due milioni di pazienti che, solo per limitarsi all’Italia, soffrono del suo stesso disturbo con sintomi anche più eclatanti e fastidiosi. Le cause sono da ricercare in parte nei geni e, in parte, in particolari condizioni ambientali come, ad esempio, genitori molto apprensivi, ossessive richieste di perfezionismo o altre condizioni di stress a livello sociale, subite durante l’infanzia e l’adolescenza. Giustamente, lei è soprattutto interessata a come guarire. La terapia con la tecnica che lei ha conosciuto via internet, rappresenta una possibile via di uscita alla malattia. Nel mio Centro ad Ostuni la utilizzo da anni, con risultati molto incoraggianti e in linea con quelli della letteratura scientifica internazionale. Generalmente, la terapia va considerata nel suo complesso, in relazione ai problemi del soggetto e ad eventuali condizioni di comorbidità (la presenza o l’insorgenza di una patologia accessoria), per cui potrà essere necessario aggiungere alla terapia strumentale qualche farmaco, psicoterapia, attività fisica, ecc».