Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Boom di arrivi nel 2018 Bari fa la regina alla Bit
Il rapporto presentato a Milano. Pil aumentato del 5,5 per cento
Il New York Times ha indicato la Puglia come una delle mete turistiche imperdibili. Oltre 15 milioni di presenze, un aumento del pil turistico del 5,5 per cento: la Puglia vola. Emerge dal rapporto 2018 presentato alla Bit di Milano. Spicca il successo di Bari che, per arrivi, ha superato anche Vieste. Ma è polemica per sommerso ed evasione fiscale. Caizzi (Federalberghi): «Così si frena la crescita».
Oltre 15 milioni di presenze, la crescita del Pil turistico stimata nel 5,5% rispetto al 2017. La Puglia vola e fa ricchi gli imprenditori del settore. Numeri da capogiro che sono destinati a migliorare perché la Puglia è la seconda regione italiana preferita (da italiani e stranieri) per le vacanze lunghe. E in questo scenario emerge che per numero di arrivi in Puglia primeggia Bari con 445.020 persone, anche meglio di Vieste e Otranto. Alla Bit di Milano, che si concluderà oggi, il rapporto 2018 sulla Puglia celebra la crescita di un comparto che, però, ancora oggi è frenato da evasione fiscale e sommerso. Loredana Capone, assessore all’Industria turistica e culturale della Regione, spiega: «Cresce il turismo straniero con +14% di arrivi e +9% di presenze, con le performance migliori a febbraio, marzo, aprile, maggio e a settembre. In particolare marzo e l’autunno vedono in crescita anche di turisti italiani». Silvio Maselli, assessore comunale alle Culture e al Turismo, celebra il successo di Bari. E annuncia: «La programmazione culturale e d’intrattenimento dei prossimi mesi della città di Bari sarà estremamente ampia e variegata con i grandi appuntamenti della sagra di maggio e lo spettacolare corteo storico di San Nicola, che quest’anno vedrà il ritorno delle Frecce tricolore, il Bifest e, prima ancora, la Deejay ten, la rievocazione del Gran Premio di Bari e la Festa del mare».
Per la Puglia, già celebrata dal New York Times come una delle più imperdibili del 2019, i dati sono ineluttabili. Vieste si conferma la principale destinazione del turismo balneare in Puglia con 1,9 milioni di presenze nel 2018. Bari, meta del turismo business e culturale, come detto è al primo posto per numero di arrivi (445 mila) e seconda per presenze (835 mila). Lecce si classifica al terzo posto per gli arrivi (264 mila) e al quinto per presenze (698 mila). Al terzo posto c’è Ugento con 109.252 arrivi e 823.317 presenze. Otranto è al quinto con 148.531 arrivi e 732.347 presenze.
Rispetto al 2017, la crescita del turismo internazionale (+14% e +9%) ha portato a un aumento complessivo degli arrivi del +3,7% e a una conferma delle presenze rispetto al 2017. Il tasso d’internazionalizzazione ha guadagnato due punti percentuali in un solo anno giungendo al 25,6% per gli arrivi e al 23,4% per le presenze straniere . L’offerta di strutture ricettive è cresciuta del +7% e del +3% per i posti letto. Germania e Francia restano in vetta alla classifica mentre il Regno Unito raggiunge il terzo posto superando la Svizzera. Stazionari al settimo posto gli Stati Uniti d’America mentre l’ottavo viene occupato dalla Polonia che supera l’Austria. La Spagna si conferma anche nel 2018 al decimo posto e registra una crescita rispetto all’anno precedente del +34,5% dei pernottamenti. Gli arrivi italiani sono stati 3 milioni (11,6 di presenze, in contrazione del 2%). I turisti italiani provengono soprattutto da Puglia, Lombardia, Campania, Lazio ed Emilia-Romagna. Tra le varie aree della regione, sugli arrivi primeggia il Salento (29,5%), seguito da Gargano e Daunia (23,6), Bari e la Costa (20), Valle d’Itria (14,9), Magna Grecia, Murgia e Gravine (7,2) e Puglia Imperiale (4,8). Anche per numero di presenze il Salento in testa con il 34,1% (anche se in flessione dell’1%). Poi ci sono Gargano e Daunia (28,8), Valle d’Itria (14,1), Bari e la Costa (12,6), Magna Grecia, Murgia e Gravine (7,4) e Puglia Imperiale (3%).
La sfida
L’assessore Maselli: «Quest’anno pronte altre iniziative per migliorare il trend»