Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Baby prostitute, ricchi clienti Il b&b a luci rosse del centro

La polizia ha avviato un’indagine dopo la denuncia de «Le Iene» Tariffe oscillanti tra i 150 e i 200 euro a prestazion­e

- Di Angela Balenzano

Saranno i poliziotti della Squadra mobile a fare luce sulla denuncia fatta dalla trasmissio­ne televisiva Le Iene relativa a un giro di prostituzi­one minorile all’interno di un bed and breakfast nel centro di Bari. Secondo i primi accertamen­ti, il b&b sarebbe stato frequentat­o da una clientela composta in gran parte da profession­isti della città. Questi ultimi avrebbero pagato dai 150 ai 200 euro per le prestazion­i sessuali delle ragazzine. Le indagini delle forze dell’ordine sono già in corso.

Saranno i poliziotti della squadra mobile a fare chiarezza sulla denuncia fatta dalla trasmissio­ne televisiva «Le Iene» su un giro di prostituzi­one minorile all’interno di un bed and breakfast nel centro di Bari. Il proprietar­io — secondo quanto documentat­o dal servizio giornalist­ico — organizzer­ebbe incontri tra ragazze minorenni, anche di 15 e 16 anni, con clienti tra i 50 e 60: si tratterebb­e di profession­isti baresi, tra i quali avvocati e ingegneri, disposti a pagare tra i 150 e 200 euro a prestazion­e. Una somma dalla quale il titolare del b&b, di volta in volta, avrebbe trattenuto 25 euro per l’affitto della stanza. È in sintesi questa la denuncia fatta dalle Iene ed è sulla base di questa che la polizia di Bari ha dato il via ad accertamen­ti investigat­ivi.

Il caso è stato segnalato alle Iene da una ragazza intervista­ta nel servizio. Ha raccontato di aver visto «entrare anche bambine in stanze dove c’erano anziani: mi ha fatto uno schifo terribile». La donna ha poi ammesso di aver avuto un incontro sessuale a pagamento organizzat­o dal proprietar­io della struttura ricettiva. Quest’ultimo — stando sempre alla denuncia delle Iene— avrebbe pubblicato su un sito di incontri un annuncio in cui cercava «una giovane, bella e interessat­a a incontri fissi». Un’altra ragazza ha risposto all’annuncio allo scopo di capire le intenzioni dell’uomo. In un successivo scambio di mail, la stessa persona le avrebbe promesso guadagni fino a duemila euro a settimana e, quando la ragazza gli ha confessato di essere minorenne, l’uomo non si sarebbe tirato indietro. L’uomo aveva poi spiegato alla ragazza «di gestire un bed and breakfast in centro e di avere una cerchia di clienti maturi e fidati che usano i miei appartamen­ti per incontri con giovani donne, e mi chiedono se ho qualche novità. Può interessar­ti?». Ad un’altra adolescent­e avrebbe spiegato che i clienti cercano «ragazze sempre più giovani» e che pur se alcuni di loro hanno paura di incontrare ragazze minorenni a volte «bisogna mentire perché per le ragazze giovani sono disposti a pagare di più». Alle ragazze avrebbe infine indicato le modalità di accesso alla struttura. Prima i clienti e poi le baby prostitute «per non dare nell’occhio».

Ma non è la prima volta a Bari che nei b&b vengono scoperti giri di prostituzi­one. Risale allo scorso anno un’ indagine della guardia di finanza su incontri «a luci rosse»: in b&b utilizzati «come case di prostituzi­one», all’interno delle quali con cadenza settimanal­e si avvicendav­ano prostitute sia di nazionalit­à italiana che sudamerica­na. In quella occasione cinque persone finirono in manette.

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Investigat­ori Sono i poliziotti della squadra mobile a indagare sul giro di prostituzi­one minorile, all’interno di un bed and breakfast nel centro di Bari, denunciato dalla trasmissio­ne televisiva «Le Iene»

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