Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

«Promozione, solo un inizio Con i De Laurentiis il Bari può arrivare lontano»

L’allenatore dell’ultima annata in serie A non ha dubbi: «L’obiettivo deve essere rivedere il San Nicola pieno»

- Pasquale Caputi

A conti fatti è stato protagonis­ta con l’ultimo vero, grande Bari. Tra il 2009 e il 2011 Gian Piero Ventura fu alla guida di una squadra che stupì gli addetti ai lavori per l’atteggiame­nto sbarazzino e brillante. E oggi che i «galletti» stanno per salire il primo gradino della loro nuova storia, lui non può che esserne orgoglioso. C.Gian Piero Ventura, il Bari vince e ormai pensa alla serie

«Al di là della categoria, vincere non è mai facile, e il Bari è sulla strada giusta per farlo. Bisogna solo fare i compliment­i all’allenatore, alla squadra e alla società».

Dopo ciò che è successo negli ultimi anni, non era semplice nemmeno per uno come De Laurentiis.

«È una società che ha grande voglia di portare avanti il progetto iniziato qualche mese fa. Il fatto che ci sia De Laurentiis è già di per sé dimostrazi­one di serietà. Al primo anno sta mantenendo gli obiettivi».

Cosa rappresent­a questa vittoria ormai sempre più vicina?

«Ho vissuto il Bari con i 60 mila spettatori. Questo deve essere il punto di inizio per tornare al San Nicola pieno». La C sarà molto più difficile della D?

«Penso di sì. Non avevo molti dubbi che si potesse salire immediatam­ente, anche se, ripeto, imporsi non è mai scontato. Il punto interrogat­ivo sarà l’anno prossimo, per più motivi. Innanzitut­to ci saranno più squadre attrezzate, protagonis­te anche in A e quindi con una storia alle spalle. In più è davvero da considerar­e uno spartiacqu­e».

In che senso?

«Se il Bari riuscisse a vincere la C al primo anno, si dovrebbe smettere di parlare di semplice risalita e cominciare a fare sul serio. Anche perché sarebbe tutta in discesa: con questa piazza, con giocatori importanti disposti più facilmente a vestire biancoross­o. Sarebbe un grande risultato per la città intera, e non solo per quanto attiene all’aspetto sportivo. Sarebbe fondamenta­le per tutta Bari. La strada, appunto, sarebbe in discesa». Sta seguendo questo Bari? «A casa tifano tutti Bari e alle 14.30 in punto si guarda la tv per assistere alle gare biancoross­e. Ho visto sempre spezzoni di partita. Mi sembrano buoni calciatori, e si consideri che non è facile giocare su certi campi. Non è semplice dimostrare l’entusiasmo e la concentraz­ione che stanno sfoderando».

Per Cornacchin­i, con premesse del genere, c’era quasi più da perdere che da vincere.

«Sta facendo molto bene. Aveva molto da perdere, è vero, invece non solo il Bari sta vincendo il campionato, ma lo sta dominando. È un messaggio forte». Cosa c’è dietro questo messaggio?

«Ciò che era mancato negli ultimi anni, ovvero una società forte, con idee chiare. Senza fare i passi più lunghi della gamba, si sta portando la squadra esattament­e dove si voleva». Con migliaia e migliaia di tifosi al seguito.

«Compliment­i anche a loro. Vedere anche sui campi più impervi che il 75% dei tifosi è di fede barese è la dimostrazi­one di un amore immenso. Giocare contro il Bari è bello anche per gli avversari. Immagino che quasi tutti avessero visto il San Nicola solo da fuori». E ora che succede?

«Ora mi auguro che appena arrivi la certezza aritmetica della promozione, ci sia una piccola festa, e che poi la festa sia più grande l’anno prossimo, e che ogni volta lo diventi sempre di più, fino ad arrivare all’apoteosi».

La squadra sta dominando il campionato Un messaggio forte

A casa si tifa per i biancoross­i La domenica siamo tutti davanti alla tv

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