Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Lite Emiliano-Confindustria su CR7
Il governatore: «I nostri uffici mai contattati. Se Ronaldo vuole investire siamo disponibili»
Per Michele Emiliano «se Cristiano Ronaldo vuole investire in Puglia, le porte sono aperte. Certo, i nostri uffici non sono stati mai contattati». Così il governatore replica all’affondo di Michele Salomone, responsabile del settore turismo di Confindustria, il quale sul Corriere del Mezzogiorno ha fatto cenno ieri alla rinuncia di CR7 a investire con la sua catena alberghiera sul Gargano. «Non smentisco la notizia di Ronaldo, ma preciso che la burocrazia non c’entra».
Da una parte Massimo Salomone, presidente del gruppo tecnico turismo di Confindustria Puglia. Che conferma: «Ho parlato del disimpegno di Cristiano Ronaldo per l’investimento turistico in Puglia ma, intendo precisare, senza alcun riferimento alla burocrazia». Dall’altra c’è il governatore Michele Emiliano, secondo il quale agli uffici regionali non risultano progetti presentati dal calciatore per cui la burocrazia non c’entra («è una fake news»). Dopo la pubblicazione della notizia sul Corriere del Mezzogiorno del dietrofront del gruppo Pestana per il resort sul Gargano (a Vieste per la precisione), tra Regione e Confindustria ci sono stati momenti di grande tensione perché il caso Ronaldo ha fatto emergere il malessere delle imprese sul groviglio di procedure autorizzative che blocca i progetti delle grandi strutture ricettive. «Ma è un problema che non esiste solo in Puglia», si è affrettato a chiarire Salomone, perché Emiliano ha risposto a muso duro all’atto di accusa di Confindustria, pure per le parole di Marina Lalli, vicepresidente vicario di Confindustria Alberghi, che ieri ha chiesto «anche un no ai progetti purché sia rapido».
ripartiamo dall’investimento turistico del gruppo Pestana di cui Cristiano Ronaldo è socio. Nell’agosto scorso si era scritto di un albergo di lusso sul Gargano, notizia mai smentita dalla holding. Solo ieri, sollecitato da Pugliapromozione, il gruppo ha fatto sapere di non aver sviluppato un progetto di investimento in Puglia. Perché, allora, il Gruppo Pestana è rimasto in silenzio in tutti questi mesi?
L’altro giorno, alla Bit di Milano, Confindustria Alberghi ha annunciato entro il 2022 investimenti per un miliardo con la realizzazione di 16 mila nuovi posti letto. Ma in Puglia, nonostante nel 2018 siano state registrate 15 milioni di presenze turistiche, non ci saranno progetti. Massimo Salomone e Marina Lalli di Confindustria, intervistati dal Corriere, hanno indicato nella burocrazia la causa principale del perché le grandi catene alberghiere restino lontano dalla Puglia. Poi Salomone ha fatto riferimento al mancato investimento di Ronaldo. Ieri ha spiegato: «Come ho dichiarato chiaramente al Corriere del Mezzogiorno, sono venuto a conoscenza solo da articoli giornalistici che Ronaldo volesse investire nella zona del Gargano e che abbia poi cambiato idea, sulle ragioni della sua scelta ho detto chiaramente che non so nulla di più. Quello che certamente so è che dovunque in Italia noi imprenditori ci apprestiamo a fare investimenti, ci troviamo ad affrontare una incredibile sovrapposizione di richieste di autorizzazioni, regionali, comunali, ci troviamo in una selva di vincoli paesaggistici, di pareri della Sovrintendenza, ricorsi e molto altro. Questo fa fuggire gli imprenditori». Prima della nota di ConfinMa dustria, il governatore Michele Emiliano aveva risposto seccamente alle accuse degli industriali. Ecco le sue parole: «La Puglia è stata la prima regione italiana ad adottare il Piano paesaggistico territoriale regionale che ha avuto la funzione rilevante di tutelare la bellezza della regione. Non ci risulta che lo stesso abbia impedito sino ad oggi l’adeguato sviluppo delle strutture turistiche». Poi l’affondo: «Spiace che Confindustria Puglia abbia generato, probabilmente senza volerlo, un danno di immagine planetario che non aveva nessuna ragione concreta di essere prodotto in danno di tutti gli operatori turistici della Regione. Se Ronaldo come chiunque altro volesse effettuare investimenti in Puglia, la Regione è a loro disposizione».