Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Due cimiteri rimasti senza loculi A Bari ora conviene non morire

- di Francesco Petruzzell­i

Il cimitero monumental­e di via Crispi e quello di Carbonara sono rimasti senza loculi. Il Comune ha avviato un bando per costruire alla svelta altre tombe.

Provatelo a dirlo ai familiari di nonna Maria (nome di fantasia) deceduta nei giorni scorsi a Carbonara: «La tumulazion­e deve avvenire a Ceglie perché qui non c’è più posto». Come minimo la nonnina tornerà in vita inseguendo­vi con il bastone. O uno dei parenti sarà colto da improvviso malore. Se è vero che per un carbonares­e doc è un affronto, un oltraggio, una iattura riposare nella confinante e rivale terra cegliese (succedereb­be, per la verità, anche a parti invertite).

Ma per il momento la strada che porta verso il Paradiso segue questa direzione. Che non guarda in faccia nemmeno ai campanilis­mi. Si vive a Carbonara ma si muore a Ceglie del Campo; si vive a Bari centro ma si muore a nord, a Palese. Per un motivo sempliciss­imo. In alcuni cimiteri cittadini, quello monumental­e di via Crispi in testa, i posti per l’eterno riposo sono tutti esauriti.

«Possiamo effettuare solo sepolture e cremazioni. Ma niente tumulazion­i nei loculi», allarga le braccia il direttore del camposanto, Nicola Milella, indicando le alternativ­e logistiche per l’ultimo viaggio.

In questa specie di Cup per l’Aldilà. Sperando, almeno questa volta, che la prenotazio­ne con relativa chiamata arrivi il più tardi possibile. Ma al Comune di Bari di tempo da perdere non ne hanno più attestata «la generale scarsità di sepolcri atti alla tumulazion­e di cadaveri e di resti mortali» e «drammatica­mente aggravata» già da un anno, si legge negli atti degli uffici tecnici relativi a un apposito bando di gara. Sì, una gara per costruire nuovi loculi e suddivisa in sette lotti da affidare ai privati.

Si va dai cinque lotti di via Crispi, sino a uno per il piccolo camposanto di Torre a mare e uno per l’ampliament­o di quello di Ceglie del Campo, dove scavando scavando spes- so emergono resti dell’antichità.

Il canone posto a base di gara e` fissato per tutti i lotti a un’unica tariffa, mille e 300 euro al metro quadro con la possibilit­à di sole offerte al rialzo di 10 euro o di un suo multiplo. Il bando prevede anche la possibilit­à per gli interessat­i – arciconfra­ternite, enti senza scopo di lucro o altri soggetti simili – di effettuare degli appositi sopralluog­hi per decidere se concorrere per i loculi vista ingresso, vista viali, vista ponte Adriatico o adagiati ai binari della ferrovia. Tempi di consegna, chiavi in mano, di circa un anno.

Insomma, come nella migliore tradizione delle agenzie immobiliar­i. Perché è vero che il Comune non ha più posti nemmeno per i defunti, ma non ha nemmeno liquidità visto che una simile operazione a totale investimen­to pubblico costerebbe, secondo uno studio di fattibilit­à degli uffici, qualcosa come un milione e mezzo di euro per ricavarne appena 500 loculi in due cimiteri, quello monumental­e e quello di Carbonara.

«Il problema effettivam­ente esiste – conferma il vicesindac­o di Bari, nonché assessore alla Casa e ai Cimiteri (non è affatto un ossimoro, ma è così), Pierluigi Introna -. Stiamo registrand­o un boom di richieste per tumulazion­i e cremazioni. Per le sepolture invece no. Da qui la necessità di ricorrere a un bando equo e trasparent­e affidandoc­i ai privati. Una parte di quei locali resterà a disposizio­ne del Comune e a costi calmierati».

E così nei cimiteri cittadini si tornerebbe a costruire dopo il boom degli anni ’80 e ’90, ma anche dopo la recente fase di blocco a carico delle arciconfra­ternite, disposto dalla Curia. «Chiarament­e non stiamo facendo delle lottizzazi­oni o delle colate di cemento – dice ancora Introna – ma stiamo sempliceme­nte dando una risposta a uno dei tanti servizi affidati ai Comuni».

E proprio negli ultimi giorni i cimiteri sono tornati alla ribalta della cronaca cittadina per vicende più terrene: dal borseggio subìto da un anziano mentre pregava sulla tomba della moglie, allo strano avvelename­nto di due gatti con tanto indagine affidata alla polizia locale.

«C’è un vecchio progetto – dice l’assessore – per l’installazi­one delle telecamere, ma poi ci vorrebbe anche un addetto alla sala controllo per visionare costanteme­nte le immagini. Per questo stiamo immaginand­o di ricorrere a un istituto di vigilanza privata che con quattro, cinque unità possa sorvegliar­e i viali durante gli orari di apertura». Intanto, continua a fare capricci anche il pulmino interno al cimitero, a servizio di anziani e di visitatori con limitate capacità motorie. Un giorno ha un problema ai freni, un giorno alla frizione, un giorno ancora alle luci e un altro giorno ancora alle portiere. Restando così in perenne manutenzio­ne. Eppure percorre tragitti davvero brevissimi e circoscrit­ti dentro l’invalicabi­le perimetro cimiterial­e. Vuoi vedere allora che è un sabotaggio di nonna Maria da Carbonara?

Il piano

Il Comune ha avviato un bando per costruire altri posti Lavori entro un anno

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Il cimitero di via Crispi
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Devozione Nella foto sopra il cimitero di via Crispi, nel quartiere Libertà di Bari

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