Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
«Vie interne pubbliche» Caos al villaggio dei vip
Rosa Marina La controversa sentenza sulle strade
Giornata di timori tra i residenti del villaggio vip di Rosa Marina, sul litorale di Ostuni, frequentato soprattutto dalla Bari bene. Una sentenza ha disposto che le strade all’interno dello stesso villaggio da ieri sono pubbliche. In realtà, secondo il presidente del Consorzio, Francesco De Mattia, «il dispositivo della stessa sentenza non nega la natura privata delle vie interne. Sono i titoli di proprietà dice De Mattia - a determinarne la natura».
E’ un post pubblicato su facebook, sulla pagina «Rosa Marina nel cuore», a scatenare le ansie dei consorziati della storica località turistica sorta agli inizi degli anni Settanta sul litorale del comune di Ostuni. Sotto accusa un passaggio in particolare: «E’ intervenuta questa sentenza che, tra l’altro, ha pericolosamente ed erroneamente affermato che le strade di Rosa Marina sono pubbliche».
La sentenza in questione sarebbe quella emessa dal Giudice Ordinario del Tribunale di Brindisi che, nel dispositivo, concederebbe alla società ricorrente, proprietaria di una lottizzazione ricadente su suoli esterni ma adiacenti al consorzio, alcune servitù di passaggio alla spiaggia. «L’attuale amministrazione ha già provveduto ad affidare il mandato per l’appello dinanzi alla Corte di Lecce a tutela degli interessi del consorzio», chiarisce subito il presidente, Francesco De Mattia, che rimarca – come disposto dallo statuto, all’articolo 1 - l’immutabilità dei confini della lottizzazione originaria. Chiarisce ancora meglio il post su facebook: gli interessi dei consorziati saranno tutelati tanto dall’amministrazione uscente quanto da quella che sarà eletta il prossimo 7 aprile.
Ma come già specificato, a preoccupare alcuni dei proprietari delle quasi millecinquecento ville, sarebbe la paventata natura pubblica delle strade interne al consorzio. «Probabilmente, prima di procedere all’acquisto delle strade e della macchia mediterranea, sarebbe stato opportuno chiarire a tutti che c’era questo rischio e che forse conveniva aspettare», scrive uno di loro commentando il post e riferendosi al recente acquisto da parte del consorzio delle strade interne (prima in semplice concessione) dalla società facente capo alla famiglia Schachter, fondatrice del villaggio.
Occorre dunque fare chiarezza. Nel dispositivo della sentenza non ci sarebbe alcun accenno alla natura della viabilità interna, che comparirebbe – invece – in un singolo passaggio della narrativa. Tanto rumore per nulla, si potrebbe dire. Del resto è lo stes- so presidente a chiarire: «Il fatto che le strade del villaggio siano di proprietà privata è di chiara evidenza determinata dai titoli di proprietà, quindi dimostrabile a chiunque abbia intenzioni diverse».
In poche parole: per il presidente strade e macchia mediterranea sarebbero di proprietà dei consorziati che, da sempre, provvedono alla manutenzione delle vie interne, alla loro illuminazione e al mantenimento di servizi e sottoservizi. Oltre che alla tutela del verde presente. «E’ noto che Rosa Marina è chiusa agli esterni – spiegano alcuni residenti - e che l’accesso è loro inibito dalla sbarra d’ingresso. I consorziati possono accedervi utilizzando la tessera magnetica».
Rimarrebbe l’unico problema, quindi, delle servitù d’accesso alla spiaggia «una lingua lunga circa un chilometro, in estate già sovraccaricata dalle circa seimila persone che occupano il villaggio – aggiungono – senza contare gli ospiti di ciascuna famiglia e gli avventori esterni».
Il presidente De Mattia
Che le strade del villaggio siano private è determinato dai titoli di proprietà di ciascuno