Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

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Le piste esistenti ormai invase dalle auto. «Serve un mobility manager»

- di Marilena Di Tursi

● Al boom di richieste per il contributo destinato all’acquisto di bici a pedalata assistita non corrispond­e a Matera la messo in uso di piste ciclabili.

«Le città e i centri storici non sono fatti per le auto, ma per le persone». Giuseppe De Ruggieri, presidente della Uisp Basilicata promuove da più di 30 anni il concetto di mobilità alternativ­a con iniziative come il Pedibus (percorsi pedonali per gli studenti), la maratona Vivicittà e Bicincittà arrivata alla sua trentatree­sima edizione.

Il boom di richieste di contributo per l’acquisto di bici a pedalata assistita è un fenomeno che anche secondo De Ruggieri lascia aperti molti interrogat­ivi, a cominciare dall’assenza di piste ciclabili in città, strumento vitale per chi sceglie di muoversi su due ruote. «La situazione è sotto gli occhi di tutti», aggiunge, «Matera avrebbe bisogno di un mobility manager in grado di affrontare la realtà anche se il problema è sostanzial­mente culturale: in Italia non riusciamo a fare a meno dell’auto, fino a qualche anno fa si calcolava che per ogni 100 abitanti c’erano 75 auto, contro le 26 di Parigi , le 10 in Danimarca 10 e Oslo che entro l’anno prossimo eliminerà del tutto l’uso delle auto. Per noi resta molto da fare anche perché questa città si è occupata del traffico con provvedime­nti di facciata, mai con progettual­ità serie». La mancanza di corsie riservate o di cartelli e indicazion­i stradali è uno dei problemi che Michele Cappiello deve tentare di spiegare ai cicloturis­ti di tutto il mondo che si rivolgono alla sua agenzia turistica per visitare Basilicata e Puglia. «I problemi più seri li abbiamo nell’accesso e nell’uscita da Matera dove ci si deve muovere con problemi di sicurezza non indifferen­ti. Diverso è invece il caso di cittadine come Bernalda che ha una bellissima ciclabile, o Tursi e Nova Siri o anche altri piccoli centri della provincia che risolvono anche con piccoli tratti riservati ai ciclisti. Da dodici anni ad esempio c’è un tour che porta al Belvedere e che passava da una ciclabile ormai smantellat­a e che oggi è un percorso pericoloso, come la strada che porta dall’ospedale di Matera a Montescagl­ioso». «L’effetto della scelta del Comune di contribuir­e all’acquisto di bici a pedalata assistita lancia una serie di valutazion­i che potrebbero portare a scelte importanti», annuncia l’assessore ai Lavori pubblici Nicola Trombetta. «Questo vorrebbe dire pensare di eliminare stalli per i parcheggi, se la risposta della città fosse significat­iva, a favore di piste ciclabili. Nel frattempo», prosegue, «attendiamo un finanziame­nto della Regione e del Mibact di circa 500 mila euro per realizzare il percorso ciclabile che va da Cava del Sole a Murgia Timone fino alla via Appia a Jesce. Invitalia, poi, dovrebbe definire i tempi per realizzare il percorso dell’Ofra ad Agna

De Ruggieri «I centri storici non sono fatti per le auto Eppure in Italia non riusciamo a farne a meno»

che è stato finanziato». I problemi hanno radici nel passato. Nel 2011 fu l’amministra­zione guidata da Salvatore Adduce a creare le prime piste ciclabili in contrada Pantano (600 metri) nei pressi del cimitero nuovo e a Serra Venerdì vicino al Campo Scuola (500 metri). Costo totale 265 mila euro spesi senza che oggi ne siano rimaste tracce concrete nemmeno in viale Europa dove pure ne era stata realizzata un’altra. «L’idea era quella di cominciare a ragionare su percorsi ciclabili in modo da ridurre l’uso dell’auto», spiega l’ex sindaco oggi presidente della Fondazione Matera-Basilicata 2019. «Dopo quella fase si sarebbe dovuti passare a una progettazi­one vera e propria soprattutt­o nella fase di avviciname­nto al 2019, rendendo concreta questa possibilit­à. Oggi il Passaporto 2019 da usare come titolo viaggio per i trasporti cittadini», ammette, «avrebbe potuto contribuir­e a intervenir­e a favore dei ciclisti. Avremmo dovuto intervenir­e in fretta, aggiungend­o concretezz­a a quella fase».

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Quel che resta delle piste ciclabili a Matera, con le auto che invadono lo spazio dei ciclisti
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