Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

«Io, baby leghista, vorrei Pirandello»

Manginelli, 18 anni, leghista, gradirebbe gli auguri dal suo leader

- Petruzzell­i

Il telefonino in modalità «non disturbare». «Perché l’ansia c’è, ma mi sento comunque pronta». Le ultime ripassate al programma e il rituale serale davanti a scuola. Sulle scalinate del liceo classico Orazio Flacco. «A cantare a squarciago­la con gli amici

Notte prima degli Esami». E questa Maturità per Laura Manginelli, neo 18enne di Bari, è davvero un po’ particolar­e. Chiusa l’esperienza tra i banchi della V D, per lei tra qualche settimana inizierà un’altra avventura quinquenna­le. Questa volta, però, tra i banchi del Consiglio comunale. Laura è stata eletta con la Lega di Matteo Salvini raccoglien­do oltre 700 voti e risultando quarta nella lista. Dica la verità, più difficile la prova della Maturità?

«Certo, sto studiando perché sono molto preoccupat­a ma credo che sia abbastanza normale. Ho anche staccato il telefonino per non leggere i messaggini dei compagni e per non farmi trasmetter­e l’ansia. Mi sta arrivando di tutto. E voglio starmene da sola a ripassare». Mi scusi, lei spegne il teleSull’immigrazio­ne fonino ma se dovesse telefonarl­e Matteo Salvini per un in bocca al lupo?

«Non credo (ride, ndr)».

Si inizia con la prima prova di italiano. Quale traccia sceglierà?

«Mi piacerebbe molto un tema su Luigi Pirandello, è un autore che abbiamo studiato molto bene. In ogni caso sceglierò l’attualità, magari una traccia sull’immigrazio­ne e sui negozi che vendono la cannabis».

Il greco penso di conoscerlo Per l’attività comunale sto studiando con amici e parenti

scriverebb­e che è giusto chiudere i porti e respingere le navi delle Ong?

«Sì, anche se è un fenomeno che va analizzato in un contesto più globale, non prettament­e italiano».

Maturanda ma già consiglier­e comunale. Teme che ciò possa in qualche modo danneggiar­la?

«Non credo. Anche se non so davvero cosa aspettarmi. In ogni caso non dovrebbero esserci problemi».

E dopo il liceo che farà? «Mi iscriverò a Economia e Commercio».

Cosa vuole fare da grande? «La commercial­ista, non mi dispiacere­bbe. Poi sa, magari cambio idea».

Più difficile distinguer­e in greco uno spirito da un accento o in consiglio comunale una determina da una delibera?

«Il greco l’ho studiato per cinque anni e penso di conoscerlo bene. Per l’attività comunale sto studiando con amici e parenti. Soprattutt­o con il mio amico Davide (si tratta del penalista Bellomo, ex assessore provincial­e ed ex consiglier­e regionale, oggi passato con la Lega, ndr)».

Ha letto sui social i commenti al vetriolo, e anche di cattivo gusto, contro la sua elezione?

«Sì. Io accetto qualunque tipo di critica purché sia costruttiv­a. Se non lo è, è inutile rispondere e cadere nelle provocazio­ni. Non ha senso. Nella mia nuova esperienza in politica dimostrerò con i fatti quanto valgo».

Dopo aver superato brillantem­ente le urne delle Amministra­tive, farà lo stesso con la Maturità?

«Francament­e non punto molto a un voto alto. I primi due anni di liceo sono stati complicati, non ero sicura, volevo cambiare scuola. L’importante sarà farcela e superare questo esame».

Ce l’ha un oggetto portafortu­na?

«Sì, una medagliett­a che mi ha regalato la mia mamma. La porto sempre con me. E la porterò anche agli esami».

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Laura Manginelli, consiglier­e comunale

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