Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Addio Nonna Peppa, a 116 anni muore la donna più anziana d’Europa
Nata in età giolittiana, è deceduta nella casa di Poggio Imperiale
È morta Maria Giuseppa Robucci, per tutti «Nonna Peppa», 116 anni e 90 giorni, la donna più anziana d’Italia e d’Europa (e seconda del mondo, dicono), terza persona più longeva di sempre nata in Italia (quinta in Europa) dopo Emma Morano e Giuseppina Projetto. Si è spenta nella casa paterna a Poggio Imperiale, paese natale, nel Foggiano, dove era stata trasferita da poco, quando le sue condizioni di salute erano peggiorate. Prima aveva vissuto a casa di una figlia ad Apricena.
Vedova da tempo, cinque figli, tre maschi e due femmine (una suora, Nicoletta), nove nipoti e 16 pronipoti, aveva gestito in passato il bar del paese, con il marito Nicola Nargiso. A 111 anni, aveva superato l’intervento per la frattura del femore e, nel 2014, era stata sottoposta ad un’operazione «palliativa» al seno. In quest’ultima occasione, pronunciò una frase celebre: «Eh, eh... Sto diventando vecchia».
Una vita, una leggenda, cominciata il 20 marzo del 1903, nella fiorente età giolittiana, quando - come si diceva all’epoca - «la lira faceva aggio sull’oro». È morta nella casa dove era nata, non capendo più un acca di questa società di matti, anche se non si permetteva di essere pessimista, avendo scoperto lungo il percorso di vita l’elisir della serenità e della dolcezza, dopo quarant’anni di battaglia nel sindacato e il diritto di voto fatto valere, a partire del referendum costituzionale del 1946. Peppa, fra l’altro, badando ai figli, per non farsi mancare niente, aveva «visto» due guerre mondiali.
Mai ferma e un’antesignana dell’emancipazione femminile: a 90 primavere, aveva addirittura espresso il desiderio di volare con una conterraneapilota. Nel 2012, già mito, venne insignita del titolo di sindaco onorario di Poggio Imperiale.
Nonna Peppa, tante storie e una domanda che le hanno rivolto centinaia di volte: «Signora Peppa, qual è il suo segreto? Come si fa a vivere tanto?». E lei: «Mangiare poco e sano, mai un bicchiere di vino e mai una sigaretta in bocca».
Mah... Un patto con il diavolo? Neppure a pensarlo.
A Poggio Imperiale sono commossi: «Siamo dispiaciuti, ma al tempo stesso onorati di averla avuta come concittadina», ha commentato il sindaco, Alfonso D’Aloisio. A Nonna Peppa, da sindaco onorario, spetterà la camera ardente nella sala consiliare del Palazzo di Città e forse sarà proclamato il lutto cittadino. Centosedici anni e novanta giorni sono tanti. Onore al merito e materia di studio per gli scienziati: Dna virtuoso o semplicemente la forza del sorriso?