Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
«Punto sul Cis» Gatta, presidente della Provincia «In ballo ci sono 280 milioni»
Il contratto di sviluppo della Capitanata sostenuto dal premier Conte «Spero che nel piano possano essere inserire altre opere strategiche Penso per esempio alla diga di Piano dei Limiti e alla Regionale Uno»
«Il Cis è una grande opportunità per il nostro territorio. L’ho detto più volte: mai come in questo momento c’è una grande attenzione nell’agenda di governo per la nostra provincia». A parlare è il presidente della Provincia di Foggia, Nicola Gatta. Che aggiunge: «Il Cis può rappresentare un grande volano per il territorio? È una opportunità che il nostro territorio deve saper cogliere nella sua totalità. In questo periodo abbiamo una grande attenzione del Governo e del presidente Conte. E questo non può che farci piacere».
C’è qualcosa che manca nel Cis? «Avere progetti e cantieri per 280 milioni di euro non è poca cosa. Ma l’auspicio è che si possa continuare ad inserire altre opere infrastrutturali, strategiche per il nostro territorio. Penso per esempio alla diga di Piano dei Limiti, penso al completamento della Regionale Uno. Ma penso soprattutto alla possibilità di inserire nel contratto istituzionale di sviluppo opere per favorire il turismo e l’agroindustria. Il mio pensiero va al distretto turistico del Gargano e ad opere finalizzate alla diffusione dell’agro industria in provincia. Comunque ci stiamo già lavorando con Invitalia e spero di portare a casa un altro risultato importante. Non per me, ma per tutto il territorio».
Sin dal suo insediamento ha lasciato intendere che tra i suoi obiettivi primari vi era la viabilità e il bilancio.
«Ha ragione. Sto cercando la giusta autonomia finanziaria perché abbiamo bisogno di risorse che la Provincia non ha. Tra i miei primi provvedimenti c’è stata l’approvazione del regolamento della Cosap che prevede l’aumento del canone per quelle società fotovoltaiche che hanno realizzato impianti sul nostro territorio. Siamo passati dai 77 euro a chilometro che pagavano prima agli attuali 18.200 euro a chilometro».
Un’attenzione anche all’economia interna all’ente.
«Abbiamo posto una cura particolare alle spese. Pensi che prima lo sfalcio dell’erba costava all’ente 700 mila euro ed era affidato a ditte esterne. Quest’anno il servizio lo abbiamo fatto in house e ci è costato 40mila euro. Siamo in attesa che ci consegnino altri tre macchinari che abbiamo acquistato che ci permetteranno un ulteriore risparmio economico».
Poi c’è il grande problema della viabilità.
«Un problema che stiamo affrontando con serietà e interventi programmati. Oltre che sui Monti Dauni abbiamo alcune difficoltà di viabilità nella piana, nella zona dei Cinque Reali Siti e nella parte più estrema dell’alto Tavoliere. Il Gargano è messo un po’ meglio, ma ha sempre bisogno della massima attenzione. Per questo nel Cis sono previsti diversi interventi stradali di diversi milioni di euro, che interessano proprio il promontorio».
E poi ci sono le scuole.
«Altra priorità. Stiamo lavorando, con grande impegno per la messa sicurezza degli edifici scolastici. In programma ci sono circa 16 milioni di euro per una serie di interventi. Tra questi c’è anche l’efficientamento energetico che spero di poter portare a termine entro un anno».