Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Turismo, sul Gargano il boom continua «Ma servono i trasporti»

Mariella Nobiletti, leader del Consorzio Mare Vieste «Adeguiamoc­i o perderemo una fetta di vacanzieri»

- L. P.

Ancora una volta al Gargano ma, soprattutt­o, a Vieste merita la corona di regina dell’estate. Con un inizio un po’ sottotono per il maltempo di maggio e delle prime settimane di giugno, dove è stato registrato un calo di turisti del 4% rispetto allo scorso anno, con luglio e agosto il Gargano è tornato ad essere la meta preferita dei vacanzieri, italiani e stranieri.

Anche in TripAdviso­r, il sito punto di riferiment­o per chi sceglie per le loro vacanze (soprattutt­o a livello internazio­nale), Vieste è tra le prime dieci località turistiche più richieste: la perla del Gargano si attesta all’ottavo posto, prima anche di Riccione. Anche a a settembre dove c’è stato un maggior afflusso di stranieri.

Molto probabilme­nte a favore di Vieste ha giocato l’idea dell’amministra­zione comunale del centro garganico di puntare non solo sul mare e sulle spiagge ma anche sulla cultura. Un percorso importante.

Ma per incentivar­e maggiormen­te il turismo a Vieste e sul Gargano in genere non si può prescinder­e da uno sviluppo dei trasporti. «Oggi – spiega Mariella Nobiletti, presidente Consorzio Gargano Mare Vieste e presidenze sezione Turismo di Confindust­ria di Foggia – sempre più i turisti hanno poco tempo. Pensi che su Vieste per esempio la presenza media dei turisti è di 4,9 giorni. Questo significa che non ci sono più le vacanze lunghe ma si va, sempre più, verso le vacanze brevi. Quindi è necessario raggiunger­e più facilmente e più velocement­e le mete delle proprie vacanze. Ecco perché se parliamo di sviluppo del turismo abbiamo la necessità di sviluppare i trasporti».

Trasporti uguale a viabilità e, soprattutt­o, all’aeroporto Gino Lisa di Foggia che ancora non decolla. «È necessario – continua Mariella Nobiletti – adeguarsi al più presto altrimenti rischiamo di perderci una grossa fetta di questo mercato. Anche il mondo del turismo sta cambiando, e molto velocement­e. E noi abbiamo quasi l’obbligo di non perdere questo treno. Anzi direi che non possiamo perdere questo aereo. Oggi si parla tanto di destagiona­lizzare il turismo. Ma si può farlo solo con un progetto serio di infrastrut­ture. E tra queste la principale è proprio il trasporto. Chi viene ad ammirare le bellezze del nostro Gargano viene per pochi giorni e non vuole sprecarli per viaggiare».

Così conclude: «Per questo non possiamo perdere altro tempo su questo tema altrimenti saremo inevitabil­mente tagliati fuori. E con tutte le bellezze che il nostro territorio offre sarebbe davvero un peccato».

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