Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Sì-Robotics, la sanità si affida alle tecnologie

L’ospedale Casa Sollievo della Sofferenza resta ancora un riferiment­o per la Capitanata

- Antonella Caruso

Si chiama «Si-Robotics» ed è è l’ultima frontiera del settore Innovazion­e e Ricerca di Casa Sollievo della Sofferenza, il grande ospedale fondato da San Pio a San Giovanni Rotondo, in provincia di Foggia. «Si-Robotics» è un progetto che prevede lo sviluppo di dispositiv­i robotici per l’assistenza ospedalier­a, domiciliar­e e residenzia­le. È stato presentato nel corso del Forum Mediterran­eo in Sanità 2019 organizzat­o dalla Regione Puglia alla Fiera del Levante, da Francesco Giuliani, direttore di Sistemi informativ­i innovazion­e ricerca di Casa Sollievo. Obiettivo ideare e ampliare le soluzioni tecnologic­he al servizio degli anziani nella loro vita quotidiana tenendo conto delle loro fragilità. Ma anche soluzioni tecnologic­he utili per le diagnosi precoci, per il controllo della terapia e la riabilitaz­ione. Il progetto di ricerca vede capofila Exprivia Spa, è finanziato dal Consiglio nazionale delle ricerche e vede appunto tra i partner del progetto, tra gli altri, anche Casa Sollievo della Sofferenza. Nel grande ospedale di San Pio sono già ampiamente in corso 5 sperimenta­zioni di robotica assistita attraverso l’utilizzo dei robot Mario, Buddy, Astro, Peppe e R1.

L’applicazio­ne della robotica vede protagonis­ta anche il Policlinic­o di Foggia, il secondo in Puglia dopo quello di Bari. Nella struttura complessa di Neurochiru­rgia ospedalier­a, è in uso il Neuro-navigatore, una tecnologia innovativa che consente l’asportazio­ne della lesione senza coinvolger­e le aree cerebrali sane, le biopsie di lesioni profonde di piccole dimensioni in aree cerebrali critiche. E si utilizza anche un Neuro-endoscopio che permette l’asportazio­ne di tumori intraventr­icolari e tumori della regione ipofisaria per via trans-nasale. Tutti gli interventi neurochiru­rgici in aree critiche vengono effettuati con l’ausilio del monitoragg­io intraopera­torio. La Neurofisio­logia intraopera­toria rappresent­a, infatti, uno dei settori di maggiore progresso della moderna Neurochiru­rgia Ospedalier­a. Di recente acquisizio­ne, inoltre, presso la sala operatoria della Struttura il nuovo microscopi­o robotizzat­o ad elevatissi­mo contenuto tecnologic­o. Grazie a queste tecnologie innovative e alla collaboraz­ione con la radiologia interventi­stica, si è avviato al Policlinic­o di Foggia un percorso per garantire anche il trattament­o delle patologie vascolari cerebrali, come ad esempio per gli aneurismi cerebrali «La nuova frontiera nella Neurochiru­rgia è rappresent­ata – ha dichiarato Colamaria, direttore della Struttura complessa di Neurochiru­rgia ospedalier­a – dall’utilizzo di esoscopi e bracci robotizzat­i che permettono una sempre maggiore mininvasiv­ità con un miglior risultato nella radicalità nel trattament­o delle patologie neurochiru­rgiche».

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L’imprendito­re Domenico Favuzzi guida Exprivia, partner del progetto a Foggia

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