Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
C’è un solo tecnico per la dialisi, in ospedale emergenza totale I sindacati: «Ora basta con i tagli»
L’allarme di sindacati e associazioni. Il direttore regionale Esposito: pronti a un incontro
«Siamo pronti a incontrare le sigle sindacali e le associazioni di categoria per confrontarci con loro sulle criticità». Così Ernesto Esposito, direttore generale del Dipartimento Politiche della persona della Regione risponde all’allarme lanciato da Fials (Federazione italiana autonomie locali e sanità) e Aned (Associazione nazionale emodializzati) sui problemi che personale, pazienti e operatori devono affrontare all’ospedale Madonna delle Grazie di Matera.
Si parla di carenza di organico dei medici, di emigrazione sanitaria sia di cittadini che di professionisti che scelgono di trasferirsi in regioni vicine. «Nell’assemblea di ieri – spiega il segretario generale della Fials – abbiamo illustrato le difficoltà che la categoria affronta con una riduzione drastica del personale che riguarda sia gli operatori sanitari che gli infermieri e si attesta su circa 100 unità in meno. Cifre con le quali dobbiamo fare i conti ogni giorno. La pre-intesa sulle progressioni orizzontali, al momento, non ha ancora prodotto effetti e molti medici nel frattempo preferiscono trasferirsi a lavorare nelle regioni vicine come la Puglia che, a parità di contratto li paga di più».
Sul turnover del personale, Esposito rassicura: «Abbiamo già avviato alcuni concorsi per nuove assunzioni ma nell’immediato, al massimo entro un paio di settimane, la Asm pagherà prestazioni aggiuntive per i dipendenti che dovranno effettuare prestazioni che vanno oltre il normale orario di lavoro. In quanto a una remunerazione diversa a seconda delle regioni, è un trattamento che viene dettato dal contratto nazionale di categoria, non prevede differenze se non in caso di lavoro svolto oltre l’orario normale. Parlando dell’emigrazione dei medici – aggiunge – va sottolineato che in Basilicata manca la Facoltà di medicina e questo impone scelte nei confronti di medici che provengono da altre regioni e che poi decidono di tornare nei loro luoghi d’origine, non per forme di emigrazione».
A lanciare l’allarme c’è poi l’Aned che segnala una serie di criticità della Nefrologia, Dialisi e Trapianto del Madonna delle Grazie a cominciare dal luglio scorso, dalla
I problemi
«La drastica riduzione del personale riguarda sia infermieri sia operatori sanitari»
Le risposte «Entro un paio di settimane saranno pagate prestazioni aggiuntive»
mancanza di reagenti per la ricerca del virus citomegalovirus e di quelli della famiglia dell’Herpes, risolta un mese dopo.
Più serio il tema che torna con frequenza nel nosocomio materano e che riguarda la carenza di personale. Matera, infatti, si legge in una nota, ha in dotazione un solo tecnico di dialisi che si occupa di diversi aspetti come il livello di qualità e sicurezza delle apparecchiature e dell’impianto di trattamento dell’acqua e dei concentrati. Lo stesso dicasi per l’ospedale di Tinchi che vanta anch’esso un solo operatore. L’Aned propone dunque di trasferire quest’ultimo tecnico a Matera ma soprattuto chiede la ragione per la quale la direzione strategica dell’Asm non fornisca alcuna risposta alla richiesta dell’associazione degli emodializzanti di conoscere il referente in grado di provvedere al trasferimento del tecnico da Tinchi a Matera. «Attendiamo che rispondano da oltre tre mesi alle nostre sollecitazioni», sottolineano, ricordando inoltre: «Per oltre due anni diversi trapiantati d’organo sono stati costretti a recarsi all’ospedale di Potenza o addirittura fuori regione per sottoporsi a un semplice prelievo ematico, necessario per la ricerca di alcuni virus».